Stamane manifestazione a Kabul sostanzialmente contro i talebani (slogan per diritti donne, pro Panshir e contro Pakistan con riferimento alla visita del capo dell’ISI, l’agenzia di intelligence di Islamabad) vedremo come reagiranno i miliziani. Ieri notte in diverse città del Paese c’erano state manifestazioni (e grida da balconi e finestre) in seguito ad appello di Massoud Junior a sollevazione nazionale.
Volete vedere una prova di vero coraggio? Guardate queste #donne afghane che al grido di “Morte al Pakistan!” e “Allah è grande” sfidano miliziani talebani, cercando di arrivare verso ministero (dopo manifestazione di stamani a Kabul) #DonneAfghane #afghanistanwomen #woman
Mia riflessione su quanto sta accadendo: i talebani non sono pronti a gestire manifestazioni del genere, nè ad accoglierne le richieste (nemmeno in via “furbesca”), limitarsi a definirle “fomentate dal nemico” significa aggravare le tensioni, i miliziani sono soldati non poliziotti e non sono in grado di gestire la folla (per la verità nemmeno l’ANP era capace) quindi è possibile l’incidente cruento con ulteriori conseguenze. I talebani probabilmente non hanno realizzato che nel 2001 Kabul aveva mezzo mil di abitanti, oggi ne ha sei. Governare un Paese che ha 1/3 di abitanti di grandi città è diverso che avere a che fare con i distretti rurali a cui sono abituati. Se non riparte l’economia e la crisi si aggrava, l’unirsi di queste due ondate di malcontento potrebbe aprire scenari da guerra civile (non ora).
All’aeroporto di Kabul, riaperto per i voli nazionali, le immagini del presidente Ghani sono stati sostituite da cartelloni (solo scritte senza immagini come da circolare dei gg scorsi) come questo: l’Emirato vuole relazioni positive e pacifiche con il resto del Mondo.
Talebani a guardia del mausoleo di Massoud che, subito dopo l’arrivo a Kabul, i talebani avevano proclamato eroe (rimuovendo sua resistenza anti-talebana anni ’90 e concentrandosi sul periodo anti-infedeli comunisti). Il mausoleo è nella parte più remota della valle è la conferma che il Panshir è sotto totale controllo. I talebani, almeno per ora, sono riusciti dove nessuno mai, conquistando l’imprendibile valle. Misura della pochezza militare di quella resistenza per la quale i bardi guerrafondai di casa nostra si sono spesi, provando a fomentare un nuovo coinvolgimento militare occidentale.
Primo tra tutti, il filosofo BHL che da Parigi ha sostenuto conflitto in Libia, in Siria e ora diffonde bugie sul Panshir. Sui guerrafondai da scrivania ecco la mia analisi. Spoiler: 20 anni guerra non ci hanno insegnato nulla o almeno facciamo finta che sia così
La circolare sulla comunicazione negli spazi pubblici (non si applica ai social) sta portando alla rimozione di immagini, come da tradizionale iconoclastia religiosa, sostituite da scritte. Questa sul muro ambasciata americana invoca l’indipendenza dell’Afghanistan.
Manifestazioni di oggi seguono l’appello di ieri di Massoud Junior alla sollevazione nazionale ma il punto non sono di certo le sue parole: 20 anni di guerra non si cancellano in un giorno, ci sono parenti morti, violenze subite, sangue, rancori. La pace va costruita, lo sforzo talebano di farlo è per ora minimo
“We are not defending our right for a job or which position we will work in, we are defending the blood of our youth, we are defending our country, our land” for those forcing the Taliban on us #NationalUprisingAgainstTaliban pic.twitter.com/RkvQqr8OXh https://t.co/RkvQqr8OXh
— Munazza Ebtikar (@mebtikar) September 7, 2021
Sui social afghani gira una (amara) battuta: le donne non sono meloni. Il riferimento è a questa intervista ad un capo taleb: una donna con lo hijab (equivalente saudita del burqa) è un melone intero, senza è solo una fetta di melone. Al momento non sono stati emessi
A Taliban official in an interview in Kabul on the importance of Hijab: “Do you buy a sliced melon or an intact melon🍈 . Of course the intact one. A woman without Hijab is like a sliced melon 🍉”pic.twitter.com/9lHpQnohyd
— Zia Shahreyar l ضیا شهریار (@ziashahreyar) September 6, 2021
Ordini che obblighino le donne a vestirsi in pubblico in un certo modo (diciamo che dalle strade afghane sono scomparsi uomini e donne con abiti occidentali). Oggi emessa circolare per docenti: no jeans, no t-shirt. Da oggi riaprono università private con classi separate. Manifestazione a Kabul: spari in aria, giornalisti picchiati, folla dispersa (per ora).
Se le milizie talebane non imparano e in fretta (non che i poliziotti sapessero farlo) il controllo della folla, di questo passo, un giorno avremo vittime e conseguenze a catena
Per ora la risposta di fonti vicine ai talebani è che si tratta di proteste fomentate dallo straniero. “Dov’erano quando si uccidevano civili?”.
Il punto critico – mi ripeto – è l’economia, se la crisi monta si uniscono insieme proteste del genere e insoddisfazione popolare.
A proposito di ritiro Usa dall’Afghanistan. Marines devono imparare di nuovo a proteggere rotte logistiche verso l’America – dice loro comandante. Traduco: il focus strategico Usa è la Cina. Basta counterisurgency (Afghanistan) e urban warfare (Iraq) si torna all’antico
Qualcuno di voi (affettuosamente) mi ha fatto notare che thread si sta allunga più lentamente del solito. Perchè? In questi giorni cronica guerra di disinformazione social in Afghanistan ha raggiunto nuove vette. Con calma attendo verifiche voglio evitare di amplificare fakenews come sta capitando anche a media molto importanti.
Indian news channel @TimesNow has broadcast a clip of an American F-15 flying in Wales and claimed it is proof of a "full fledged Pakistani invasion" of Afghanistan.https://t.co/0iK4wnyPyq
— UK Defence Journal (@UKDefJournal) September 6, 2021
Con l’evaporazione della resistenza del Panshir, ai talebani resta un solo nemico militare: l’Iskp, il braccio locale dell’Isis. In questo mio pezzo per il Tg3 ne racconto, in breve, genesi ed evoluzione. Da marzo in poi credo sarà tema cruciale in Afghanistan
Breaking News…attesa conferenza stampa dei talebani con annunci sul nuovo governo (sarà la volta buona? Dubbi … )
#Update Con la telefonata a Xi Jinping (dopo quella a Putin) per partecipazione a G20 su Afghanistan, il premier Draghi si conferma un leader di livello europeo e uno dei pochi politici italiani (in decenni) con senso di prospettiva su temi Esteri
Afghanistan, telefonata Draghi-Xi Jinping per il G20 straordinario
#Update conferenza stampa per annuncio governo talebani
Live qui 👇 dall’ascoltare i primi nomi mi manca qualche pezzo
#Update Governo talebani annunciato, c’è un po’ di confusione nell’individuare i nomi per via della diversa translitterazione. Prime riflessioni: il Ministero degli Interni è un ricercato dell’FBI con 5 milioni di dollari di taglia sulla testa, è Sirajuddin Haqqani
#Update il Ministero alla Difesa, se la translitterazione non mi gioca brutti scherzi, è il figlio del Mullah Omar, il Mullah Yaqub che è anche Capo di Stato Maggiore
#Update come anticipavo nei giorni scorsi, dopo rinvio annuncio del governo (da venerdì a sabato, da sabato a…). Il Mullah Baradar, volto di questi tre anni di trattative a Doha e non solo, non è il premier
#Update di inclusivo in questo governo non c’è nulla, è il governo dei talebani e basta (attendiamo reazioni di Cina e Russia). Segue – con calma per chiarire dei dubbi, trattasi di personaggi a lungo in clandestinità – un post del mio blog di analisi del governo
#Update il capo dei talebani sarà l’emiro d’Afghanistan. 1) quale sia la forma Stato non è chiaro 2) Dove sia Hibatullah Akhundzada nemmeno, non si mostra in pubblico da anni, nemmeno ora che il Paese è nelle sue mai
#Update come previsto non ci sono donne.
Per il resto: La Repubblica Islamica d’Afghanistan non esiste più, al suo posto L’Emirato Islamico d’Afghanistan