I talebani – il cui governo non è stato riconosciuto a livello internazionale- chiedono di parlare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cominciata ieri a NY. Suhail Shaheen (portavoce a Doha) è stato nominato ambasciatore dell’Emirato
Ieri al Palazzo di Vetro l’emiro del Qatar ha chiesto che l’Afghanistan non venga isolato per evitare polarizzazioni e che si separino gli aiuti umanitari dalle questioni politiche.
UNGA: Qatar’s emir urges world to engage with the Taliban
https://www.aljazeera.com/news/2021/9/21/unga-qatar-emir-urges-world-engage-with-taliban
Sempre ieri a Kabul gli Inviati speciali di Cina, Russia e Pakistan hanno incontrato il governo talebano. Insomma si muovono tanti ingranaggi sul fronte diplomatico ma la situazione mi pare resti di stallo. L’Afghanistan non sopravvive senza aiuti massicci e qualche sacco di riso e farina come quelli ricevuti sin’ora da Paesi stranieri fanno una minima differenza. Per esempio, nonostante le rassicurazioni, gli stipendi degli statali non sono stati ancora pagati. I talebani stanno facendo ben poco per agevolare un loro riconoscimento internazionale le scuole superiori chiuse per le alunne sono un segnale sgradito alla comunità internazionale come l’allontanamento delle donne dai luoghi di lavoro. E le tranquillizzanti dichiarazioni di Zabihullah tranquillizzanti non sono. Ieri, a sorpresa, è stato completato il governo. Anche in questo caso la montagna ha partorito il topolino perchè non ci sono donne (nemmeno) tra i vice-ministri, ci sono tecnici e membri delle altre etnie ma nulla tale da scaldare il cuore degli osservatori internazionali. La lista 👇
New Cabinet Members Announced, Inauguration Cancelled | TOLOnews
Personalmente trovo preoccupante la sostituzione di Waheed Majroh ministro della Sanità, nominato dai Ghani e tenuto in carica dai talebani per un mese. Al suo posto va uno sconosciuto Qalandar Ebad ha le competenze per tenere in piedi sistema traballante?
Lo stop agli aiuti della Banca Mondiale ha già significato l’alt ai servizi sanitari in 31 province su 34. La situazione è tragica e la macchina di per sè complessa. Ecco la sua intervista di saluto, un uomo rimasto nel suo Paese e al suo posto di lavoro, applausi a @WahidMajrooh
C’è un dettaglio che è passato sotto silenzio, ieri è stato annunciato l’annullamento della cerimonia di insediamento del governo, trattata come un orpello mentre c’è da lavorare per il futuro del Paese. In realtà senza cerimonia non vedremo il mullah Baradar di cui dopo l’intervista da Kandahar, con sospetta lettura delle risposte da un foglietto, non si hanno più notizie, all’apparenza vittima di uno scontro interno che priva l’Emirato del suo unico diplomatico riconosciuto internazionalmente. Non avremo nemmeno l’occasione, di vedere il leader spirituale del movimento nonchè capo dell’Emirato, il mullah Habitullah, di cui non si hanno notizie da anni. A questo punto, è altamente probabile che sia morto ma i taleb non lo dicano come fu per Omar. l’annullamento cerimonia non è dettaglio minore parliamo di vittime che non sono numeri ma persone come Zeman Ahmadi ucciso nell’attacco americano con un drone del 29 agosto. Per la sua famiglia la @NEIfoundation per cui lavorava sta raccogliendo fondi.
Alcuni appuntamenti per l’Afghanistan: per la mobilitazione mondiale del 25/9 si invita a scattarsi una selfie con le scritte #StandWithWomenOfAfghanistan e #InsiemeSiPuoXRawa In Italia l’iniziativa è anche di “Insieme si puó” 👇
RISE FOR AND WITH THE WOMEN OF AFGHANISTAN Insieme si può… per l’Afghanistan – Insieme si può
Il primo ottobre a Palmanova per @dialoghi2021 parleremo di Afghanistan e di fuga dai paesi in guerra. Ci sarà @nelloscavo e io. Venite per lui, nonostante la mia presenza 😀 qui per i dettagli tra i vari temi che riguardano l’Afghanistan talebano c’è quello del jihadismo. Questa analisi per @ispionline di @ToreRHamming illustra come la vittoria degli studenti coranici sta avendo e avrà effetti globali in termini di propaganda