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Venerdi’, Restrepo!

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Restrepo - Battle Company in Korengal
Restrepo - Battle Company in Korengal

Per chi riesce a vedere il canale italiano di National Geographic (pacchetto Sky “mondo e culture” o almeno penso si chiami cosi’) quello di stasera e’ un appuntamento da non perdere, in un Paese che ha 4000 soldati in Afghanistan magari qualche bar dovrebbe cancellare dalla lavagna all’esterno “stasera partita di calcio di…” e scrivere “stasera alle 21,10 Restrepo”.

Restrepo e’ il film documentario di Sebastian Junger (“la tempesta perfetta” ma prima ancora lunghi trascorsi afghani con Massoud) e di Tim Hetherington (world press award 2008 per la foto “la stanchezza di un soldato, la stanchezza di una nazione”) girato nel corso del 2007 e di una parte del 2008 con gli uomini della Battle company della 173esima divisione aviotrasportata dell’esercito americano, in un fire outpost ovvero un piccolo fortino assediato (che verra’ poi intitolato ad un caduto, il soldato Restrepo appunto) nella valle della morte, la valle di Korengal. Valle oggi abbandonata dai militari (vedi qui) perche’ era impossibile da controllare e per l’alto numero di caduti e feriti ma anche perche’ le truppe occidental piuttosto che combattere in mezzo al nulla, si stanno concentrando sulle aree piu’ densamente popolate.

Su Restrepo ho scritto un post quasi un anno fa quando ha vinto il premio al Sundance, rinvio a quel post che parlava di come si puo’ raccontare una guerra e raccontarla in maniera anche embed nonostante una certa retorica che, alla fine, fa il gioco di chi vorrebbe le guerre non raccontate affatto.

La valle di Korengal verra’ ricordata nella storia di questa guerra perche’ e’ il luogo in cui si sono materialzzate tutte le contraddizioni e le difficolta militari del combattere in Afghanistan, un monumento all’assurdita del conflitto. In questi giorni sto leggendo “the hidden war” sulla guerra russa in Afghanistan ed i parallelismi con Restrepo sono tanti, la differenza sostanziale e’ che il primo e’ uscito a guerra finita e muro di Berlino caduto. Anche per questo vale la pena di vedere questo documentario sul quale il britannico Indipendent si e’ posto un quesito interessante (vedi qui). Non ho ancora visto (per intero…) Restrepo ma conosco quella valle, conosco quei soldati e le loro storie e so che chi ha avuto la forza e la fortuna di documentare per quasi un anno la loro esperienza nella valle della morte, non puo’ – fosse solo per il materiale girato – che aver eretto un lucido monumento a quanto complesso ed assurdo sia combattere in Afghanistan.

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere