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9 ottobre, aggiornamenti

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Amaq, l’organo ufficiale dell’ISKP, il braccio locale dell’ISIS, ha rivendicato l’attentato di ieri – giornata di preghiera – contro la moschea sciita di Kunduz. Conferma che era un attacco contro la minoranza hazara ma diffonde anche l’identità del kamikaze

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E’ un uiguro, parliamo cioè di quella minoranza turcomanna e mussulmana della popolazione cinese da anni oggetto di una pesante repressione in patria, dalle cui fila vengono militanti che fanno base in Afghanistan cioè oltre confine. La Cina cerca collaborazione dei taleb, proprio per evitare che il nord-est afghano diventi base del movimento (come già accade per i terroristi tagiki e uzbeki). Ricordiamo chi sono gli hazara e perchè vengono colpiti: si tratta di una minoranza di origine mongola (visibilmente asiatica nei tratti) da sempre oggetto di persecuzioni in Afghanistan.

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Inoltre sono sciiti quindi apostati secondo i sunniti. In questo caso vengono colpiti anche per altri 2 motivi: 1) hanno partecipato alla guerra in Siria dal lato di Assad contro l’ISIS 2) colpendoli si vuole uno scontro etnico nel Paese, aggiungendo un nuovo livello di caos a svantaggio dei talebani che intanto stanno colpendo i salafiti (corrente mussulmana) chiudendo moschee (sì i talebani chiudono moschee!) accusati di essere fiancheggiatori proprio dell’ISKP.
Questi attacchi quindi da un lato cercano di demolire l’immagine dei talebani come garanti della sicurezza, dall’altro si vogliono mettere sciiti e sunniti contro. L’ondata di attacchi dell’ISKP sembra dimostrare che si erano preparati a questa fase e quindi non possiamo non aspettarci il peggio. Questo è un problema anche per l’Occidente e gli stati confinanti perchè le uniche truppe anti-ISIS sul campo sono quelle dei talebani che diventano quindi ancor di più i soggetti con cui parlare a Kabul, semplicemente non ce ne sono altri.
Non a caso oggi gli americani incontrano a Doha i talebani. Discutono proprio di terrorismo (quindi dell’ISKP ma anche di Al Qaeda) e discutono anche di evacuazioni dal Paese.

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È in corso un incontro ufficiale tra una delegazione statunitense e i talebani, il primo dalla riconquista dell’Afghanistan – Il Post

A Doha, in Qatar, è cominciato il primo incontro ufficiale tra i talebani e una delegazione statunitense da quando il gruppo islamista radicale ha

Non dimentichiamo che

-da 21 giorni alle bimbe afghane viene impedito di andare a scuola

-migliaia di afghani a rischio sono ancora bloccati, in fuga, nascosti

-ì quasi 50morti di ieri hanno un nome che non sapremo mai come per questo bimbo pianto da suo padre (foto @ZDaryabi)

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Tyler Hicks è uno dei fotografi che ha più e meglio seguito questi 20 anni di guerra. @nytimes gli dedica una retrospettiva che val la pena di guardare, di leggere, cominciando dal primo episodio: l’uccisione di un talebano dopo l’invasione del 2001.

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The Afghan War: A Photographer’s Journal

The Times photographer Tyler Hicks, who chronicled the 20-year war, captured American troops in battle, the deaths of civilians, schoolgirls in class and the struggles of ordinary Afghans to survive.

Altri attacchi ISKP contro i taleb a kunar oggi…Il paradosso è che l’ISKP sembra essersi preparato in tempo per la vittoria talebana, aveva capito cose non chiare nemmeno alle intelligence occidentali…

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere