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Karzai in Tv, Dostum in “campagna”

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E’ tornato a Kabul, dopo circa un anno di auto-esilio in Turichia, il terrore di Sheberghan (l’uomo capace di terrorizzare fino alla morte con un semplice sguardo, “terrore” quando era nei corpi speciali dell’esercito filo-sovietivo, poi terrore di tutti le parti in conflitto negli ultimi trent’anni – perchè si è schierato con tutti e contro tutti – da ultimi i talebani che è accusato di aver massacrato una volta catturati) ovvero il signore della guerra Dostum. Si completà così il quadro multietnico di signori della guerra al fianco di Hamid Karzai nel suo (disperato?) tentativo di evitare il ballottaggio alle prossime elezioni presidenziali afghane.

Mentre Dostum tornava in patria (vedi qui il servizio del Tg3), Karzai sfidava in tv gli altri candidati alla presidenza. Nonostante le dure regole della moderazione che impedivano un vero e proprio “faccia a faccia”, Karzai è stato attaccato sia da Ashraf Ghani e da Ramazan Bashardost che l’hanno accusato di inefficienza e di guidare un apparato statale corrotto.
Karzai ha difesto i suoi anni al governo parlando di un Afghanistan più ricco e acusando le truppe occidentali (vedi qui). Intanto il capo dei servizi segreti afghani ha annunciato (senza precisare in quali distretti) una tregua elettorale nel sud, Karzai ha bisogno dei Pasthu, l’etnica a cui appartiene concentrata però nelle roccaforti talebane dove non solo lo scontento verso il presidente (per motivi diversi, opposti) è altissimo ma dove la sicurezza è un miraggio che impedirà ai più di andare a votare. Al proposito è interessante questa mappa del Washingon Post, date un occhio verso le provincie del sud-ovest

Per vedere estratti del dibattito (in inglese) clicca qui

Ops…
nella fretta non ho segnalato che al dibattito mancava il Dr. Adullah che ha in pratica fatto come Karzai che circa un mese fa si era rifiutato di partecipare al dibattito ospitato da ToloTv. Questa volta invece ci ha pensato la tv di stato la RTA, preferita da Karzai perchè considerata più equilibrata ma che secondo la media commissione elettorale ha dedicato il 70% delle notizie sul voto proprio al presidente in carica

  1. Ciao Nico leggo con moltissimo interesse e guardo i tuoi articoli mi è piaciuto molto il tuo servizio sui tossicodipendenti a Kabul … non mi ricordo chi aveva scritto che il commercio della droga rappresenta una sorta di “colonialismo rovesciato ” nel senso che gli occidentali muoiono della droga dei paesi occupati, io penso che oltre al petrolio l’ oppio sia poi una delle cause delle guerre infinite, ma non se ne parla molto .. e si preferisce parlare di quanto siano “cattivi” i taliban e delle donne con il burka che ne pensi?
    ti ringrazio tanto un abbraccio Paola Mossenta

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere