Questa poesia è stata scritta a bordo della Ocean Viking da un profugo siriano, salvato da morte certa l’11 novembre del 2023, ecco la traduzione:
Nessuno ci ha costretti a farlo. Abbiamo comprato un passaggio in barca e la morte dallo stesso venditore
Abbiamo visto la barca che era un paradiso e la strada verso il paradiso
Le nostre anime, i nostri sogni non sono valgono quanto il prezzo del passaggio in barca
Noi siamo solo “teste”
In mezzo alle onde:
⁃posso tornare indietro nel mio letto?
⁃Posso tornate indietro al mio dolore?
⁃Posso tornare indietro…?
⁃Posso vedere mia figlia un’altra volta?
Si che puoi!
Il suono arriva dal cielo
Angeli in mare
Noi non siamo stati salvati, noi siamo nati ora.
Hai mai visto qualcuno nato in mare?
Siamo noi i figli della Ocean Viking.
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Quando ho parlato con questo modesto (si autodefinisce così) poeta siriano, mi ha detto: l’ho scritta sulla nave ma le parole mi sono uscite dal cuore. Nell’ultima pagina notate che ci sono dei nomi, sono quelli dei membri dell’equipaggio di soccorso. C’è anche il mio nome, anche se io ero lî solo per “testimoniare”, per vedere con i miei occhi non per salvare, ho solo dato una mano.