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6 ottobre, aggiornamenti

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Tra Al Qaeda (alleata dei taleb) e l’ISKP (nemico dei taleb) molti temono che l’Afghanistan torni ad essere una rampa di lancio per attacchi terroristici nel resto del mondo. Quanto è fondata questo timore? Cominciamo da qui 👇

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Afghanistan Isn’t Good Terrorist Real Estate

Even if the Taliban wanted to serve as a safe haven, there’s no reason to think terrorists would want to take up the offer.

L’analisi ci ricorda una verità mai troppo raccontata: l’11/9 ha avuto poco a che fare con l’Afghanistan (più con Germania, Arabia, Cyberspazio e la stessa america) e il monito del 7/10 (inizio dell’invasione americana) è ben presente nella memoria taleb. Aggiungo io che dopo 11/9 spostarsi da un Paese all’altro, nell’era della sorveglianza globale, per soggetti “attenzionati” è molto più difficile che 20 anni fa.  Ieri l’Emirato ha orgogliosamente fatto sapere che l’emissione dei passaporti è ripresa.Piccolo dettaglio, chi è responsabile dell’iter?

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L’avevamo scritto alla nomina del governo. Il @LongWarJournal lo evidenzia: Sirajuddin Haqqani (terrorista per l’FBI sulla cui testa pende una taglia di 10 mil$). Insomma il rischio è che i passaporti vadano alle persone “sbagliate”.

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Sirajuddin Haqqani’s Ministry of Interior has begun issuing Afghan passports | FDD’s Long War Journal

With control of the Ministry of Interior, Sirajuddin now has the power to issue passports to Al Qaeda operatives and their allies, all in the name of the government of Afghanistan.

Il pericolo terrorismo è reale però per alcuni Paesi confinanti. Cominciamo con il Tagikistan che sta dando i segnali più forti di preoccupazione (anche per conto della silente Mosca? possibile). Da anni i gruppi terroristici tagiki fanno base oltre confine, cioè nel nord afghano. Secondo questo articolo, nelle ultime settimane i taleb avrebbero armato i terroristi tagiki con veicoli ed equipaggiamento americano. Nella stessa parte d’Afghanistan, nord-est, c’è anche il “corridoio” una lingua di terra che venne “inventata” in epoca coloniale per evitare che Russia e India Britannica si toccassero. Quel “corridoio” porta direttamente in Cina e la Cina teme che possa fare da base ai terroristi uiguri già presenti nell’area.

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Taliban Said To Have Rearmed Tajik Militants And Moved Uyghur Fighters From Chinese Border

The Taliban has provided Tajik militants based along the border with Tajikistan with new military vehicles, weaponry, and other equipment over the past two weeks, security sources in Tajikistan and no…

 

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Taliban ‘Removing’ Uyghur Militants From Afghanistan’s Border With China

The Taliban has relocated ethnic Uyghur militants from an area close to Afghanistan’s small border with China. The development marks a sign of growing coordination between Beijing and the Taliban when…

Nonostante la comune fede e militanza, i talebani avrebbero cacciato gli uiguri dal “corridoio” spostandoli altrove, in quella che pare una mossa coordinata con Pechino (che è quello rimasto più attivo tra i potenziali alleati dell’Emirato o comunque tra i Paesi non ostili). In questi giorni i talebani stanno conducendo un’operazione nel Panshir per colpire quel che resta della resistenza prima dell’arrivo della neve che, come da tradizione, chiude la stagione dei combattimenti. Mentre l’ NRF continua a cercare il sostegno di Washington, segnalo questo articolo di @ForeignPolicy che spiega bene come finanziare la resistenza significherebbe condannare l’Afghanistan ad una nuova guerra civile e ci trascinerebbe gli Usa dentro.

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Don’t Arm the Afghan Resistance

Supporting anti-Taliban fighters will spark a return to civil war, antagonize Pakistan, and draw the United States back into a conflict it sought to put…

Anche oggi NON dimentichiamo che da 18 giorni le bimbe afghane non vanno a scuola (nonostante la piccola eccezione di Kunduz) e che migliaia di afghani a rischio aspettano #corridoiumanitari nascosti o tentando di fuggire oltre frontiera. Abbandonati dall’Occidente. Segnalo questo tweet: soldati taleb che parlano delle difficoltà legate alla povertà ma non cambia il loro entusiasmo per l’Emirato. Da un lato è la chiave del successo taleb contro il governo, dall’altro…quanto durerà con l’arrivo di una devastante crisi economica?

La caduta di Kabul ha lasciato la CIA senza “assetti” in Afghanistan ma il problema sembra più generale secondo questa esclusiva del @nytimes (domanda perchè una comunicazione tanto segreta su assetti compromessi viene fuori proprio ora?)

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Captured, Killed or Compromised: C.I.A. Admits to Losing Dozens of Informants

Counterintelligence officials said in a top secret cable to all stations and bases around the world that too many of the people it recruits from other countries to spy for the U.S. are being lost.

A @Rvaticanaitalia nel programma di @AGuarasci si è parlato di Afghanistan in vista del G20 dei prossimi giorni, anche con il mio contributo 👇 qui per riascoltare

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Radio Vaticana. Attentati e caos in Afghanistan, dal G20 del 12 ottobre cosa ci si aspetta? – Vatican News

Trasmissione di Alessandro Guarasci. Con noi a Radio Vaticana: Alda Cappelletti, la direttrice dei programmi di Intersos che sta visitano le strutture a Kandhar e Zabul,. Claudio Bertolotti, analista…

Appuntamenti: 

7/10 a #Torino al Cine Barretti si proietta il mio documentario “Un Ospedale in Guerra”.
Domenica 10/10 a #Lodi (Milano) al Festival della Fotografia Etica (Museo Paolo Gorini in via A. Bassi, 3) alle ore 17. Parliamo di 20 anni di guerra e dell’esempio di Gino Strada

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere