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2 ottobre, aggiornamenti

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#2ottobre #Afghanistan Cominciamo con dettaglio burocratico, di cui forse mai avete sentito parlare perchè in fondo come tutte le cose tecniche è noioso e pare irrilevante. Torniamo indietro di 20 anni. Sono passati 7 giorni dall’11 settembre 2001, con 1solo voto contrario Il Congresso americano autorizzava generiche risposte armate agli attacchi dell’11 settembre. Era una sorta di libretto di assegni in bianco consegnato alla Casa Bianca per far guerra senza ripassare dal parlamento. Passano altri 20 giorni e pioggia di bombe cade su Kabul. All’epoca nessuno si pose il problema in Parlamento di quanti assegni in bianco ci fossero in quel libretto. Bene, 20 anni dopo sappiamo che è un libretto infinito. Lo hanno usato 4 presidenti e il Ministero alla Difesa ha comunicato che è vale ancora

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The Forever War is Over. Its 2001 Authorization Lives On.

Pentagon says “over the horizon” strikes in Afghanistan will be conducted under the AUMF passed two decades ago.

In pratica gli attacchi in Afghanistan “oltre l’orizzonte” modo cool per dire bombardamenti con velivoli che partono da fuori confine (cioè il futuro della guerra visto che nel Paese non ci sono più basi americane) non devono essere autorizzati dal Congresso, conta sempre l’autorizzazione del 2001 quella votata da un parlamento sotto-shock dopo tragedia 11/9.
Da giorni racconto della crisi del giornalismo afghano che ci sta privando di notizie dalle province (di cui ormai sappiamo poco o nulla). E’ una crisi di firme, in esilio all’estero o nascosti tentando la fuga. E’ una crisi di posti di lavoro con oltre 150 testate chiuse- Zabiullah Wafa era un giornalista della Khaama Press nella provincia nella provincia di Badghis, dopo due mesi senza stipendio, sta lavorando in una fabbrica di mattoni. Nulla da aggiungere. E’ una storia che racconta tutto.

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Degeneration of journalism, Afghan journalist making bricks to feed family – The Khaama Press News Agency

La tv pubblica NOS denuncia che personale afghano che ha lavorato per truppe olandesi è stato convocato dalle corti talebane e dovrà presentarsi in giudizio. Sono i non evacuati, quelli lasciati indietro. Inquietante. Per leggerla usate Google Transiate o similari.

Maroof Sadaat è stato ucciso poche ore fa a Jalabad era stato portavoce del dipartimento agricoltura della provincia ed era un giornalista. Nell’attacco sono morti anche due talebani e un bimbo (ma i morti sarebbero di più).

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All’apparenza è un attacco firmato dall’ISKP, segue il misterioso episodio di ieri a Charikar dove un esplosione ha colpito un veicolo taleb, ne è seguito uno scontro a fuoco e poi l’individuazione di un covo dell’ISKP (dinamica che non sta in piedi). Sempre ieri sparatoria davanti all’ambasciata russa. Oggi esplosione Jawzid 9 ma pare si tratti di uno scontro familiare. Intanto uno dei portavoce talebano smentisce il servizio della NOS va detto peró che si moltiplicano denunce di violenze ed uccisioni di collaboratori occidentali. Al riguardo c’è poco da dire: o i talebani non hanno mantenuto la loro promessa di amnistia oppure non sono capaci di gestire la sicurezza. Ora che comandano cmq vada è colpa loro. L’avranno capito?

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere