Cominciamo con questo straordinario documento che raccontata tutto quello che c’è da capire del fallimento afghano. Nella mega villa di Kabul di Dostum, criminale, signore della guerra, amico degli Usa, ex-vicepresidente oggi vivono 150 combattenti talebani.
Video: Inside the Abandoned Kabul Mansion Taliban Soldiers Call Home
Da un lato il mondo parallelo degli oligarchi afghani (che noi abbiamo tenuto al potere e che hanno rubato l’impossibile dai fondi pubblici) tra lussi e capricci, che l’afghano medio non puó nemmeno sognare. Dall’altro i miliziani che hanno combattuto per anni senza divise, con i sandali di plastica ai piedi e guidati solo dal fanatismo religioso. Video che aiuta a capire come siano stati sconfitti i potenti eserciti occidentali e, soprattutto, perché gli afghani non si sono schierati con il governo, che mai o quasi ha fatto la differenza nella vita quotidiana della gente nonostante il fiume di miliardi arrivato dall’estero e ha rubato anche la democrazia trasformando le elezioni nella fiera dei brogli. Nonostante gli afghani abbiano rischiato spesso la vita per andare a votare.
Ieri ricordavo 20mo anniversario uccisione di Massoud, straordinario stratega militare, carismatico e colto, signore della guerra non diverso dagli altri elevato a santo dagli Occidentali. Suggerisco thread di @tamhussein per approfondire
Thread: Today is the anniversary of Ahmad Shah Massoud. He was killed by two AQ suicide bombers. In a famous obituary in the WSJ he was celebrated as the man who won the Cold War. He was a darling of the West and considered a national hero but his legacy is contested. pic.twitter.com/y9kXnk2OWw
— Tam Hussein (@tamhussein) September 9, 2021
Sulla condizione delle donne afghane e soprattutto sulle contraddizioni di 20 anni di guerra (difendere qualcuno che in realtà ha dovuto difendersi dai difensori) segnalo questo reportage, particolarmente bello perchè realizzato nelle aree rurali non nelle città afghane.
Wazir Akbar, comandante dei commando dell’Ana passati con la resistenza è stato ucciso. Lo annuncia suo fratello con tweet che ho trovato particolarmente triste.
All’aeroporto di Khost in mezzo ad aerei abbandonati (da anni) arrivano i talebani e montano un’altalena. Un video a tratti grottesco che ci ricorda come generazioni di afghani non abbiano conosciuto che la guerra. Chi è nato dal ’79 in poi non ha mai visto la pace.
I taleban troll stanno facendo circolare questa foto: la stanza nella quale Saleh ha registrato suo appello pro-panshir per la BBC. Com’è cominciata, com’è finita (con un talebano seduto allo stesso posto dell’ex-vp) ma al di là delle dichiarazioni di Saleh Registani sulla resistenza che continua, c’è un enorme problema in Panshir 1) non si puó verificare se accuse di genocidio contro talebani siano vere 2) le strade sono bloccate, nessuno puó lasciare la valle e rifornimenti non arrivano.
Faccio circolare questa richiesta di aiuto. Arriva da Herat dove una giovane donna rischia un matrimonio forzoso. Precisiamo: non è una novità in Afghanistan, è una pratica antica e mai cessata ma almeno sin’ora era possibile 1) rivolgersi ai tribunali (con la corruzione e l’inefficienza della giustizia afghana tanto che ci si rivolgeva +spesso agli anziani del villaggio) 2) esistevano dei “rifugi” gestiti da ong dove le donne potevano riparare e dove si tentava la mediazione con le famiglie.
Come ripeto da settimane, le informazioni dall’Afghanistan stanno diventando scarse perchè abbiamo perso un’intera generazione di cronisti, fuggiti o che stanno provando a farlo. Ce ne accorgiamo soprattutto per il silenzio calato sulle province in particolare segnalo che ad Herat, due giorni fa, è stato arrestato il fotoreporter Morteza Samadi mentre seguiva una manifestazione. Di lui non si hanno più notizie.
Questo video arriva (editato) dalla provincia di Parwan. A terra bandiera afghana, la donna denuncia di essere stata attaccata dai taleb (durante manifestazione) e dice alle altre (donne pro-taleb?) nessuna di voi mi aiutato. Oggi tocca a me, domani a voi,alle vostre figlie.
Questo video (protesta donne bloccata da taleb) arriva da Taqar. Ieri mi hanno molto sorpreso le notizie di proteste delle donne anche in centri piccoli. È un segnale molto importante che i taleb non stanno ascoltando e la cosa avrà conseguenze in futuro.
Su Massoud Day 9/9 aggiungo che non si è celebrato in pubblico, quest’anno. La cosa non è mancata alla gente di Kabul. Da anni è giorno in cui bulli panshiri vengono in città a sparare e fare casino indisturbati ma i retori di casa nostra non lo sanno o non ve lo dicono.
I talebani sono cambiati? Mi chiedete spesso. Risposta: dipende di cosa parliamo. Sul piano della comunicazione sicuramente sì.
Un mio approfondimento per il Tg3
Ieri a Prato @comunepo con @battiston_g e @annameli2 abbiamo parlato di Afghanistan dal punto di vista di chi c’è stato (non siamo ex-virologi o ex-ing. ponte sullo stretto riconvertiti alla politica Estera) se si va di riascoltare la chiacchierata eccola qui (dura 90m circa)