Una giornalista russa ha documentato la sua agonia, purtroppo non ce l’ha fatta a superare il covid. L’articolo che linko qui ne ricostruisce la vicenda, lo pubblico perchè è in inglese (che magari è più facile da capire rispetto al russo – avvertenza: il pezzo in realtà non si limita a raccontare la vicenda ma è molto critico verso il Cremlino e la sua gestione della crisi).
Si dirà che è una morte come tante altre, perchè parlarne allora? Perchè vorrei chiedervi – in questi tempi difficili – di esercitare sempre più la memoria e la coscienza (messa a dormire dal consumismo e dalla decadenza di questa società dell’inutile).
Mi concentro su tre bufale che nell’ultimo mese sono andate per la maggiore:
1)Per giorni ci hanno detto che in Russia si guariva e ci si proteggeva dal covid con un farmaco di libera vendita in farmacia. Un po’ la Russia l’ho frequentata e, all’epoca, mi riuscì di verificare che si trattava di una sorta di tachi-flu o roba del genere. Insomma acqua fresca di fronte al corona virus.
Se fosse stato così facile guarire dal covid la Russia avrebbe fatto miliardi vendendo quel farmaco o l’avrebbe regalato all’estero segnando un gran colpo d’immagine. Se fosse stato così facile guarire, la collega non sarebbe morta come purtroppo, invece, leggete.
2) In Giappone – si è letto sui social per giorni – nessuno si ammala perchè c’è un farmaco che…ecc. ecc…ovviamente su questo farmaco non c’è uno straccio di studio che ne provi l’efficacia e anche lì il covid avanza tanto che il Giappone comincia a chiudersi come l’Italia (ce lo racconta l’amico Pio d’Emilia che vi invito a seguire). Insomma un’altra sciocchezza
3) Gli americani – ci avvertivano sempre sui social e su whatsapp – stanno invadendo l’Europa con la scusa dell’epidemia.
Bene i militarii americani l’Europa l’hanno invasa nel 1943 e ce ne sono 20mila in diverse basi nel nostro continente (in Italia sono in compagnia di una 50na di testate nucleari), quindi non si capiva perchè avrebbero dovuto re-invaderci 🙂 oppure cosa ci fosse da preoccuparsi in un’esercitazione militare – è vero molto imponente – ma non diversa dalle altre.
Un mese dopo di quel nuovo sbarco americano per la caduta di Bruxelles non c’è traccia.
Come vedete i tre casi sono uniti da un vecchio adagio di saggezza popolare: le bugie hanno le gambe corte. Ma quanto è corta la nostra memoria? Ce le ricordiamo queste sciocchezze? E la nostra reazione è: “basta, ci sono cascato/a una volta non do più retta a questi bugiardi” ?
Non mi pare che le cose stiano andando in questa direzione, così ho deciso di scrivere questo post.
Ora gli idioti, spesso anonimi, che diffondono fake news (termine rassicurante e che, per questo, non mi piace) ovvero velenose bugie non hanno smesso di metterne in giro di nuove. Che siano interessati solo alla loro vanità o al servizio di qualche potere, non lo so e forse non lo sapremo mai. Il punto è come difendersi.
Sapete, è facile: tagliate l’albero sul quale gli spacciatori di falsità sono seduti, smettete di ascoltare sciocchezze e di diffonderle a vostra volta. Trattenete il vostro ditino mentre si dirige verso “inoltra”.
Eviterete che odio, rancori e manovre interessati avvelenino la nostra società. Oggi è più importante che mai.