La notizia mi arriva da Facebook (con tag) ed è bellissima: l’agenzia di stampa DIRE sta realizzando il suo tg sulle notizie di Roma e del Lazio, con gli strumenti del mobile journalism. E’ un passo reso possibile grazie ad uno dei corsi che ho tenuto con Enrico Farro, dell’Associazione Italiana Filmaker, a Stampa Romana.
Il giornalismo è in crisi ma paradossalmente non è in crisi la voglia di notizie, è tale che – a pensarci bene – alimenta persino il consumo di fake news in territorio lasciati senza presidio dai giornalisti.
Il giornalismo è in crisi pur in un’epoca di enormi occasioni di “trasmissione” e “condivisione” e resterà in crisi se non esplorerà nuovi strumenti e nuove forme. Il mobile journalism è una di queste opportunità perchè non solo offre strumenti a basso budget ma, soprattutto, strumenti adatti a diffondere prodotti nativi per le nuove forme di fruizione delle notizie.
Lo sforzo di Stampa Romana e del segretario Lazzaro Pappagallo di offrire corsi che esplorano nuove declinazioni del giornalismo è encomiabile, io continuo a non credere che mi abbia dato l’occasione di fare un corso (ormai siamo arrivati al quarto, compreso la novità dell’avanzato che si tiene il 27 e 28 febbraio prossimi) mentre – era la fine del 2015 – farneticavo di smartphone per le video notizie e molti ancora credevano che dalla dimensione della telecamera dipendesse la qualità dell’informazione.