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MoJo, the Italian way

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Due giornate stracolme di frame per secondo, standard di compressione, app di montaggio e di ripresa, piattaforme contro, domande, problemi, curiosità, richieste, esigenze di produzione svariate e non eventuali. E’ andata così la seconda edizione del corso di Mobile Journalism e Phone-o-Graphy (un unicum in Italia) organizzato dall’Associazione Stampa Romana: un successo, per numero di partecipanti (40 giornalisti, posti esauriti) e per entusiasmo. Con Enrico Farro dell’Associazione Filmaker, sono tornato sul luogo del delitto per mostrare come lo smartphone possa essere uno strumento decisivo per il giornalismo contemporaneo (questa volta dedicato non solo ad iOS ma anche alla piattaforma Android). Da ormai più di un anno sto tentando di diffondere il “verbo” del mo-jo anche in Italia e corsi come quello di Stampa Romana (grazie al segretario Lazzaro Pappagallo per il coraggio) o della settimana scorsa a Trento presso Elasti.co dimostrano che c’è grande entusiasmo e le prospettive di crescita sono praterie.

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere