Come si fa a comunicare con il pilota di un elicottero in volo se non si ha il casco con la radio di bordo? I taccuini che vedete in foto, me l’hanno ricordato. “Which stop is Miracle?”. Il pilota del blackhawk americano nel buio pesto della valle del fiume Pech sembrava totalmente indifferente al nostro destino, così ho dovuto chiedergli di dirci quale fosse il cop “Honaker Miracle” che prendeva il nome da due caduti della 173ma aviotrasportata morti ad “Enemy Central”, il nomignolo della provincia di Kunar, qualche anno prima.
Il “miracolo” è quasi avvenuto. Dopo notti insonni e giorni in cui ho perso il senso del tempo, di ossessiva rilettura di quasi 700 pagine, caccia ai refusi e immersione (emotivamente durissima) tra appunti, taccuini, foto e ricordi, il libro è quasi sulla strada della tipografia.
Grazie ai tanti che ci hanno creduto, a scatola chiusa, partecipando al crowdfunding, grazie a quelli che stanno già prenotando copie sul sito dell’editore Lantana. Il libro uscirà intorno alla metà di giugno ma verrà distribuito solo ai crowdfunder, dal sito di Lantana in vendita diretta e nelle presentazioni perchè il suo “slot” o “cedola”, come si dice in gergo, di arrivo nelle librerie è previsto a settembre (il calendario delle distribuzioni ha il suo rigore) quindi anche il lancio stampa e la promozione sono fissati per quel periodo. Insomma c’è la possibilità di avere tra le mani “un’esclusiva” per un po’.
A proposito di presentazioni, una è già fissata per il 25 giugno agli Emergency Days di Ferrara.
Se vi interessa organizzare una presentazione del libro (l’occasione per parlare di Afghanistan, guerre di pace e conflitti dimenticati) attraverso librerie, biblioteche, associazioni oppure istituzioni culturali, stiamo preparando un calendario di incontri…fatevi sentire qui.