Mi è appena arrivata una telefonata da Trieste, era il segretario dell’Usigrai – il sindacato dei giornalisti Rai – Vittorio di Trapani che mi diceva: complimenti! Io non capivo per cosa e lui pensava che io, al solito, fossi sarcastico o critico. In realtà lui mi stava dando una notizia in tempo reale dalla conferenza stampa del Premio Luchetta. Il reportage “Fango” girato nei campi rifugiati a Grand Synthe e a Calais, nel nord della Francia, è in finale nella categoria reportage in compagnia di due lavori di alto spessore e – come “Fango” – mirato sulla condizione dei minori più vulnerabili, una caratteristica del premio. Il nome del vincitore, nella terna, sarà reso noto a luglio. Qui trovate tutte le terne dei finalisti nelle varie categorie.
Il reportage è stato girato da Michele Cristofoletti e montato da Guido Tombari, a loro va il mio ringraziamento. Clicca qui per rivedere il reportage
Il premio è dedicato a Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’angelo, uccisi da una granata a Mostar il 28 gennaio del 1994 mentre stavano realizzando uno speciale per il Tg1, per proporre i bambini vittime della guerra balcanica come candidati al Premio Nobel per la Pace. A loro e al loro sacrificio va il mio pensiero commosso.