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La miglior camera del mondo è quella che hai a disposizione quando serve, anche se tecnicamente non è la migliore. Questo semplice assioma ha dominato gli ultimi anni, è solo grazie a lui se possiamo capire come mai in un periodo in cui macchine di livello qualitativo broadcast hanno raggiunto prezzi accessibili quasi a tutti, dagli smartphone arriva il grosso delle foto condivise e spesso tra le più viste in assoluto.

Dal punto di vista della produzione professionale, gli smartphone sono una risorsa importante perchè sono leggeri, maneggevoli e possono essere utilizzati in qualsiasi situazione. Hanno però dei grossi limiti, per esempio: l’ergonomia (è per questo che molti dei video girati con gli smartphone sono orribilmente verticali!), la qualità audio, l’impossibilità di usare un cavalletto, quella di cambiare lenti (obiettivi degni di questo nome).


L’anno scorso, sono stato uno dei 546 finanziatori del progetto BeastGrip (oggi è finalmente disponibile per tutti ), un “rig” che consente di “montare” l’iphone (o un altro smartphone) per poterlo impugnare e gestire in maniera bilanciata, poterlo accoppiare a microfoni panoramici esterni (nella foto lo vedete con un Polsen da una sessantina di dollari, più l’adattatore jack della Rode), montare su cavalletti, accoppiarlo a luci ed anche usare dei braccetti a mo’ di spallaccio.

Il mio obiettivo è quello di usarlo come seconda camera in una produzione più complessax $Q  (tipo un documentario), sin’ora ho avuto l’occasione di utilizzarlo a livello broadcast durante la mia recente trasferta in Spagna per il Tg3 quando la coincidenza temporale di eventi o il loro svolgersi in uno stesso luogo ma troppo affollati o logisticamente “complessi”.
Il risultato lo vedete in questo video dove ho fatto una somma di immagini girate con un iPhone 6. Alcune precisazioni: la prima scena (quella di Pablo Iglesias circondato dalla folla e dai giornalisti) è stata girata con un’iPhone nudo e crudo in una situazione d’emergenza (l’operatore aveva seguito Iglesias al seggio e poi in uscita, davanti la scuola, era rimasto – suo malgrado – indietro vista la massa di altri operatori che aspettavano il leader di Podemos all’esterno); le altre scene sono state girate al comizio post-voto del PP, con Mariano Rajoy mentre l’operatore del Tg3 era in piazza Reina Sofia a seguire l’evento clou ovvero la manifestazione di Podemos; l’ultima scena è invece la riprova di quanto possa essere vincente la phoneography in situazioni critiche, nello specifico dopo aver avuto seri problemi con l’accesso alla sala stampa per stupide quanto frequenti (in queste circostanze) questioni burocratiche e di accredito, sono riuscito a far accedere l’operatore alla sala stampa e mi sono “imbucato” nell’adiacente salone dove attendevano i risultati e festeggiavano i dirigenti di Podemos (sono rimasto sotto copertura il tempo sufficiente di girare un po’ di buone immagini, prima di essere cacciato nella stessa sala stampa dove fino a poco prima non mi avevano fatto entrare…cose che capitano!).

Una precisazione, al di là dei limiti intinseci di ogni smartphone (l’obiettivo e il sensore miniaturizzati, oltre alla scarsa qualità ottica della lente), le immagini sarebbero potuto essere migliori se solo avessi usato l’app FILMIC PRO che consente di gestire tutti i parametri della camera di bordo individualmente, come in una vera e propria telecamera. La stessa app con la quale è stato girato il film Tangerine, selezionato al Sundance (qui un’intervista su come è stato girato). Non l’ho fatto per una scelta “conservativa”, non conoscendo ancora bene la app in questione, ho preferito evitare di fare errori magari “fatali” nell’utilizzo di uno strumento complesso piuttosto che accontentarmi di una qualità inferiore.

Ecco la selezione di immagini. Valutate voi:

 

[vimeo 150206118 w=500 h=281]

Video Beast Grip from Nico Piro on Vimeo.

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2 Commenti

  1. Ho seguito la sua intervista al Kilimangiaro ed ho,come sempre, apprezzato la sua libertà di informazione, la chiarezza e la completezza delle sue analisi. Il suo è un giornalismo di grande professionalità e di fedelta alla verità.
    Kathia

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere