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Alla quasi-vigilia di una nuova partenza afghana, discutevo oggi con una collega di come impostare il lavoro in vista delle elezioni presidenziali. Una chiacchierata che mi ha confermato un’impressione che da qualche tempo si sta facendo sempre più forte, anche guardando al tema dei post di questo blog.

Il registro dell’informazione
, il flusso delle notizie, i temi da trattare sull’Afghanistan ormai hanno subito una radicale virata sul militare. Le “storie” piccole e grandi, i progetti, i protagonisti (persino quelli della campagna elettorale!) ormai sono relegati per forza di cose in un angolo al contrario di quello che avveninva fino a poco tempo fa…sono la cronaca degli attacchi, le violenze, le offensive militari, i contingenti nazionali (ed a breve sempre più le polemiche politiche sulla loro permanenza nel paese) la guerra ormai ad occupare gli spazi dell’informazione dedicati all’Afghanistan, che per giunta non sono poi tantissimi in valore assoluto. Speriamo di continuare ad avere la forza, gli spazi e magari le minime condizioni di sicurezza per occuparci anche del popolo afghano.

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere