Prime reazioni (ovviamente negative) alla decisione di Karzai che, con una mossa da prestigiatore, ha ieri chiesto l’anticipo delle elezioni afghane a fine aprile (vedi qui).
Gli Stati Uniti, in una (pur) cauta dichiarazione del portavoce del Dipartimento di Stato , hanno ribadito il loro sostegno alla data (già fissata) del 20 di agosto: “is the best means to assure every Afghan citizen would be able to express his or her political preference in a secure environment”.
Il quadro più completo delle reazioni sulla mossa di Karzai mi sembra venire oggi dal Washington Post che dà voce anche al National Front (il variegato cartello delle opposizioni) che pur aveva criticato la data di agosto ma che ora definisce l’anticipo un sabotaggio del voto. Curioso che sia di segno contratio la dichiarazione rilasciata sempre dall’opposizione al NY Times. In coda a questo articolo c’è una sintesi del quadro dei possibili candidati (quadro comunque non esaustivo, visto che per esempio non considera nè l’ex-ambasciatore afghano-americano Zalmay Khalilzad nè l’attuale ministro degli interni, tra gli altri):
A large number of candidates are expected to register for the election. Mr. Karzai won from a field of 18 in 2004, carrying more than 50 percent of the vote in the first round. His popularity has fallen to less than 20 percent according to recent polls, yet he is probably still ahead of any opponents.
Two former finance ministers, Ashraf Ghani and Anwar ul-Haq Ahady, are expected to run, as might the former interior minister, Ahmed Ali Jalali. The former foreign minister, Abdullah, who goes by only one name, and First Vice President Ahmed Zia Masood, are possible candidates to lead the National Front.
Motivi organizzativi, climatici e di sicurezza renderebbero difficilmente praticabili le elezioni ad aprile, che vedrebbero però Karzai fortemente avvantaggiato. Al momento 4.3 millioni di elettori si sono registrati per il voto su un totale di 16, un processo partito alla fine dell’estate scorsa che, però, nelle roccaforti talebane al sud e nell’est non è praticamente mai “decollato”.