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Il cimitero degli Imperi

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Dall'interno di un humvee americano al confine tra Afghanistan e Pakistan np -
Dall'interno di un humvee americano al confine tra Afghanistan e Pakistan np © 2008 -

La tremenda fama del campo di battaglia afghano come luogo dove i grandi imperi hanno sempre perso, avviandosi al declino, risuona ormai sempre più negli Stati Uniti dove si attende la decisione di Barack Obama sull’invio di tre brigate aggiuntive in Afghanistan. La decisione del presidente (doveva arrivare lunedì scorso secondo indiscrezioni) sarebbe in stallo perchè l’impegno elettorale di Obama, che dovrebbe compiersi in due fasi (inizio primavera e metà estate), sta facendo i conti con la complessità del problema (vedi articoli sotto, sul rapporto tra Iraq e Afghanistan per l’impiego delle truppe). Secondo la Cnn la decisione è stata rinviata sin quando il Pentagono fornirà al Presidente Obama più dettagli sui rischi e le conseguenze delle questioni che sta affrontando.

Il New York Times di recente ha dedicato un commento all’Afghanistan in quanto “graveyard of empires” ma mi è sembrato singolare sentire il Generale Petraeus (autore della svolta nel conflitto iracheno) dire nei giorni scorsi: “L’Afghanistan è stato conosciuto negli anni per esser stato il cimitero degli imperi. Non possiamo prendere la storia alla leggera” (per il contesto in cui l’alto ufficiale ha espresso questa opinione vedi il Washington Post).

Sul tema vorrei però proporre un’altra prospettiva, ben più “radicale” e progressista, quella espressa in un lungo articolo (segnalatomi da un attento collega della mia redazione) da Tom Engelhardt nel suo TomDispatch, un autorevole blog (“il puntuale antidoto al mainstream media”) nato con il supporto del The Nation Institute. Dopo gli anni “acritici” e delle certezze militari (e non) dell’amministrazione Bush, mi ha colpito pur nella casualità degli eventi vedere che il generale per antonomasia oggi in America ed un feroce critico del sistema americano possano condividere (pur con conclusioni diverse, ma con quella che sembra la stessa prudenza) un tale senso di realismo sull’Afghanistan…

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere