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L’Europa si arma anzi si Riarma! Si ma prendendo soldi in prestito. C’è da stare tranquilli in Italia con il nostro già enorme debito pubblico? Seguitemi!
Quello che non è mai stato possibile per finanziare la sanità o la scuola pubblica ora si può fare per le bombe e i carri armati! In Unione Europea ci sono regole molto rigide sul debito pubblico cioè su quanti soldi a prestito i singoli stati possono prendere. Regole che però possono essere messe da parte in casi eccezionali, come è stata la pandemia di covid e lo si farà con le armi. Ora a parte il cattivo gusto di paragonare una tragedia com’è stato il covid ad una guerra ipotetica (la Von Der Lyen è convinta che la Russia ci invaderà) spendere tutti questi soldi che effetto avrà sui conti pubblici? L’Italia è dopo la Grecia, il secondo Paese più indebitato d’Europa. Abbiamo un debito pari a circa 1,3 volte la ricchezza che produciamo ogni anno. Si dirà: certo ma i soldi che ci da l’Europa sono fuori dai tetti di bilancio europei quindi siamo tranquilli. Non è esattamente così: le regole europee non contano sui mercati finanziari, per i quali è importante il rischio dei singoli Paesi. Ed è chiaro che è meno rischioso prestare soldi alla Germania che ha meno della metà del nostro debito pubblico, che all’Italia. Quindi più ci indebitiamo, più diventiamo un debitore a rischio, più aumenta il tasso quindi più aumentano gli interessi che paghiamo. Inoltre ci dice l’osservatorio sui conti pubblici della cattolico di milano che se usassimo tutta la quota di debito che l’Europa ci concede per comprare armi il nostro debito pubblico al posto di calare del 3%, nei prossimi sette anni, crescerebbe di un punto e mezzo. Insomma per noi italiani un affarone.