Il maestro Gianni Amelio (e la produzione/distribuzione del suo nuovo film) mi ha dato l’onore di intervistarlo durante l’81ma edizione della mostra del cinema di Venezia, una conversazione sul suo ultimo film “Campo di Battaglia”, che al Lido è in concorso. E’ un’intervista che accompagna l’uscita del film nelle sale, attesa per il 5 di settembre, ma è in realtà anche l’incontro di due sguardi diversi su un tema comune, la guerra.
Non sono un critico cinematografico, ho guardato il lavoro di Amelio (che per la prima volta si occu-
pa di guerra) con i miei strumenti che mi sono stati utili a navigare dentro le complessità tipiche del maestro. La conversazione, tra cinema e realtà, mi pare meriti di essere ascoltata. Magari facciamo così: guardatela (sotto c’è il link) e poi fatemi sapere cosa ne pensate! Sotto questo post c’è lo spazio per i commenti.
Nico Piro, che tanti campi di battaglia ha potuto osservare da molto vicino, riesce ad orientare la conversazione in modo da tracciare sinteticamente lo schema del film, ponendo altresì una serie di punti di osservazione sulle guerre in generale.
È, infatti, un dialogo che cerca di accompagnare i futuri spettatori verso il film lasciandolo però quasi tutto da scoprire.
Nella conversazione, sempre indirizzata da Nico Piro con l’esperienza dell’inviato, emergono tanti parallelismi tra guerre e situazioni del passato, purtroppo ancora ben presenti. L’orrore delle guerre, il sacrificio di tanti innocenti, gli interessi dei potentati, la propaganda che nasconde la verità.
E il regista appare gradire il flusso delle domande, fornendo qualche dettaglio sul film, ma senza portarlo in primo piano.
I temi esposti dal regista risultano in larga parte condivisibili, anche se, personalmente non concordo con l’affermazione che “le democrazie non fanno le guerre”.
Insomma un ascolto interessante che sicuramente invoglia ad andare a vedere il film.
grazie Valter!