In un’aula Nervi stracolma di persone anche dalla pelle scura, il 18 marzo Papa Francesco ha benedetto il mondo di domani che si manifesta già oggi. E’ quel mondo costruito da migrazioni che, come svuotando il mare con una conchiglia, cerchiamo di contrastare non di gestire.
Ci giriamo dall’altra parte, lasciamo morire persone tra i flutti, li interroghiamo sul loro livello di coscienza del pericolo, ci illudiamo che i muri o l’omissione di soccorso possano fermare chi cerca un mondo nuovo.
Poi c’è Sant’Egidio che invece si è inventata i corridoi umanitari: passaggi sicuri che portano dall’inferno all’integrazione, dove non si rischia di morire e non si pagano mafie per arrivare in Europa; corridoi dall’altra parte dei quali dove qualcuno ti aspetta per aiutarti a capire come vivere in quella che a molti appare come una nuova galassia, per quanto è diversa dal suo passato.
Con un lunghissimo giro tra le transenne, il Papa pur stanco e in carrozzina ha dimostrato ulteriormente il suo apprezzamento per questa iniziativa.
A me restano i dubbi su perchè debba essere organizzata da una struttura benefica, privata e fatta di volontari, e non dagli Stati europei.
Tragicamente sono i loro – i governi – i principali sponsor dei trafficanti di uomini e delle mafie che ne riciclano i loro enormi profitti. La loro narrazione, il marketing dei potenti ci impedisce di coglierlo in pieno ma è già scritto nella storia del cimitero più grande del mondo, il Mediterraneo
I corridoi umanitari dal Papa
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Nico Piro
Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere
L’attuale governo si propone di creare vie legali di ingresso in Italia e di togliere ai trafficanti di uomini, armi e droghe la gestione dei flussi migratori. Pur non avendo votato per la destra alle ultime elezioni condivido questo programma e spero venga realizzato