Migranti, Isole alla deriva

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La puntata di FuoriTg con i miei reportage da Lesbos. Per rivederla clicca qui 

Da alcune settimane le isole greche, nel nord-est dell’Egeo sono in tumulto.
Parliamo di Samos, Chios, Leros, Kos e in particolare Lesbos, quelle più vicine alla costa turca che – per motivi geografici – sono da anni il punto d’accesso all’Europa per i migranti in fuga dalla guerra in Siria e da quella in Afghanistan.

Su queste isole da alcune settimane si registrano tensioni e violenze. Le politiche anti-migranti del governo greco hanno contribuito al sovraffollamento dei campi per migranti, a Lesbos dove la struttura di Moria può ospitare tremila persone ce ne sono in realtà ventimila, in condizioni disumane,

A scontrarsi sono strati prima polizia e migranti, che hanno provato a manifestare chiedendo di proseguire il loro viaggio, si sono poi registrate tensioni con attacchi di locali contro giornalisti e operatori delle ONG. Da martedì invece a scontrarsi sono residenti e polizia anti-sommossa. Gli abitanti delle isole non vogliono la costruzione di centri di detenzione – annunciati dal governo – che finirebbero con aggravare la situazione.

Ne parliamo a FuoriTg, la rubrica quotidiana del Tg3, in onda alle 12.20 di venerdì 28 febbraio.

Conduce Maria Rosaria De Medici. In studio Nico Piro, inviato del Tg3, appena tornata da Lesbos, la più grande di quelle isole, dove la situazione è più grave.

“Dell’isola sono tutti prigionieri – racconta Nico Piro – migranti, residenti, operatori delle ong, poliziotti. Il governo greco ha vinto le elezioni grazie alla promessa di politiche anti-migranti, politiche che ora gli stanno «scoppiando» in mano in un Paese dove sette abitanti su dieci sono in povertà o rischiano di diventare poveri”.

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