Nella mia Salerno, domenica primo dicembre, ha fatto tappa “Corrispondenze Afghane” grazie all’ospitalità di uno spazio senza finanziamenti pubblici, il Centro Studi Regina Senatore.
Al termine del mio intervento, durante il dibattito (non lo troverete nel video), una signora si è interrogata su come uscirne (non solo dalla guerra ma dalla crisi della società italiana) e mi ha anche definito “ottimista” per il fatto che non mi fermo, continuo ad occuparmi (sintetizzo io così) di “cause perse”. Io le ho risposto dicendole che l’ottimismo mi arriva da una sala come quella di Salerno dove c’erano una cinquantina di persone, molte delle quali in piedi, nonostante fosse la prima domenica di Natale, il fine settimana del black friday, le lucine scintillassero nelle strade e il calcio incombesse.
Ne abbiamo riso tutti insieme.
Corrispondenze Afghane a Salerno
Nico Piro
Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere