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Forze poco speciali

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Qualche giorno fa avevo scritto di quella che poteva sembrare solo una riorganizzazione formale della struttura di comando Nato ed Enduring Freedom, struttura che veniva unificata ma – al momento dell’annuncio – non era ancora chiaro come.  In Afghanistan operano due missioni militari distinte Isaf (a guida Nato, della quale fa parte la maggioranza delle truppe americane) ed Enduring Freedom (ben più piccola e praticamente solo americana, con compiti di caccia a Bin Laden e compagnia), un fatto che ha causato non pochi problemi e molta confusione. Le due missioni, da anni sono però sotto il comando di uno stesso generale che viene scelto tra i quattro stelle delle forze armate americane, quindi c’era da capire bene cosa questa nuova riorganizzazione significasse in termini pratici.

Il New York Times in questo articolo sostiene che la riorganizzazione tocca il cuore del problema, ovvero unifica anche il comando delle forze speciali americane a cui si devono molti degli episodi più tragici (vedi il recente bombardamento nella provincia di Uruzgan di un convoglio di civili) e che di fatto operano secondo le proprie regole e non si coordinano con le forze convenzionali che magari scoprono solo all’ultimo minuto di operazioni in corso. McChristal è probabilmente l’unico generale che avrebbe potuto compiere un passo del genere visto il suo (misterioso) passato tra le forze speciali. Per approfondire l’analisi del cambio di struttura vedi anche qui

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Nico Piro

Provo a dare voce a chi non ha voce, non sempre ci riesco ma continuo a provarci. Sono un giornalista, inviato speciale lavoro per... continua a leggere