{"id":9728,"date":"2019-12-27T23:50:38","date_gmt":"2019-12-27T21:50:38","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=9728"},"modified":"2019-12-27T23:50:38","modified_gmt":"2019-12-27T21:50:38","slug":"alla-gente-non-interessa-cronache-di-un-booktour","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2019\/12\/27\/alla-gente-non-interessa-cronache-di-un-booktour\/","title":{"rendered":"“Alla gente non interessa”, cronache di un booktour"},"content":{"rendered":"
Negli ultimi 44 giorni, dal 7 novembre al 20 dicembre, ho attraversato l’Italia tenendo 21 incontri per presentare il mio nuovo libro “Corrispondenze Afghane”, in altre parole per raccontare la guerra e la pace, dinamiche dominanti ma nascoste del mondo contemporaneo. \u00a0Migliaia di km in tutta Italia da Sassari a Buccino, per parlare di combattenti della guerriglia, di soldati con la divisa, di giocatrici di pallacanestro che sfidano la morte per andare in campo, di donne che in un Paese di uomini vanno in mezzo ai \u201ctossici\u201d per provare a salvarli, di chi costruisce protesi e di chi prova a rimettere insieme corpi dilaniati dalle bombe, di chi vive sapendo che ogni giorno pu\u00f2 essere l\u2019ultimo.<\/p>\n
Com’\u00e8 andata? Cosa ho imparato e\/o che idee mi ha confermato questo booktour?<\/p>\n 1) Quando nelle quotidiane riunioni editoriali i giornalisti bollano certo argomenti come cose che “alla gente non interessano” fanno un errore non solo di presunzione ma anche di business, perch\u00e8 lasciano spazio ad altre fonti d’informazione. Nel commetterlo, plasmano anche la domanda stessa che sale dal “mercato”, condannandosi all’eterno dejav\u00f9 del racconto del teatrino politico italiano, di qualche fattaccio di cronache, dell’ “alleggerimento” frivolo di giornata.<\/p>\n 2) C’\u00e8 un pezzo di pubblico (quanto grande non posso dirlo) che non sopporta pi\u00f9 l’informazione fotocopia, che cambia canale e cambia giornale ma trova bene o male sempre le stesse notizie e perdono fiducia nei media. Applicato su vasta scala e ad altri settori, \u00e8 il meccanismo che porta le persone poi ad incamminarsi nei perigliosi sentieri di Internet e YouTube dove si espongono poi a manipolazioni, bugie e ogni genere di operazione (commerciale e propagandistica)<\/p>\n 3) Se vogliamo “vendere” pi\u00f9 libri nell’era della lettura e della memoria “breve”, dobbiamo incontrare persone, metterle insieme, rispondere ai loro bisogni di informazione, dialogare, interagire, in breve fare comunit\u00e0. E’ finita l’epoca del “push” quando bastava pubblicare e lavorare su pubblicit\u00e0 e punti di vendita (che pure conservano oggi un ruolo importante ma sono nelle mani di pochi soggetti, vista la scomparsa delle librerie indipendenti). Quando gli fecero presente che in Indonesia i suoi Cd venivano copiati e quindi non se ne vendevano, negli anni ’90, quel grande sperimentatore (multimediale) di Peter Gabriel rispose: “Dobbiamo fare pi\u00f9 concerti in Indonesia”. Ci aveva visto lungo.<\/p>\n 4) La politica italiana continua ad azzuffarsi su questioni di portata globale, trattandole come fatti locali: parliamo di sbarchi ma non della guerra in Libia, ci azzuffiamo sul destino di un battello ma non ci confrontiamo sulle dinamiche del conflitto in Siria. E’ inutile lanciare slogan, a prescindere dal loro “colore”, quello serve solo a fare voti (nel breve termine) e a sollevare istinti spesso “bassi”, se vogliamo raggiungere obiettivi e risolvere problemi abbiamo bisogno di spiegare alle persone la “big picture”, insomma il quadro mondiale e globale degli eventi; quell’informazione estera che viene sempre trattata come un optional da troppi editori e politici non come una sostanziale, inevitabile, necessit\u00e0.<\/p>\n Questo giro per “Corrispondenze Afghane” \u00e8 stato realizzato perch\u00e8 qualcuno si \u00e8 assunto la fatica di organizzare gli incontri, soggetti e persone\u00a0<\/span>eterogenee, idee diverse, luoghi diversi, curiosit\u00e0 in comune, a loro\u00a0va la mia riconoscenza come a chi \u00e8 venuto a “sentire”. A proposito, ci vediamo nel 2020 con nuove date come Teramo, Ancona, Udine, Bolzano e \u00a0molti altri posti ancora (se volete organizzare una presentazione scrivetemi<\/a>).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Negli ultimi 44 giorni, dal 7 novembre al 20 dicembre, ho attraversato l’Italia tenendo 21 incontri per presentare il mio nuovo libro “Corrispondenze Afghane”, in altre parole per raccontare la guerra e la pace, dinamiche dominanti ma nascoste del mondo contemporaneo. \u00a0Migliaia di km in tutta Italia da Sassari a Buccino, per parlare di combattenti […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nSale piene, spesso con posti in piedi e grande partecipazione, di testa e di cuore.\u00a0<\/span>Ho incontrato centinaia e centinaia di persone. Gente che pur di esserci ha sfidato la pioggia, il traffico, la contemporaneit\u00e0 con le partite di calcio, i parcheggi stracolmi o inesistenti, lo shopping natalizio o quanto meno il confortevole (per la propria coscienza) divano di casa. Ad organizzare sono stati circoli e associazione, mai istituzioni. Una partecipazione al di sopra delle aspettative, in grandi centri come in “provincia”.
\n<\/span>\u00c8 valso ancora di pi\u00f9 perch\u00e8 \u00e8 accaduto nell\u2019era del \u201cnulla\u201d trasformato in argomento centrale delle nostre vite, di modi e mode che ci vorrebbero solo \u201cconsumatori\u201d e adoratori di oggetti, di persone \u201cseguite\u201d solo per bicipiti o taglia del reggiseno, di “influencer” contro i quali non ti riesci a vaccinare, del superfluo che diventa il problema centrale di vite che non hanno altrimenti \u201cveri\u201d problemi.
\n<\/span><\/p>\n
\n<\/span>Grazie perch\u00e8 \u00e8 stata la riprova che c\u2019\u00e8 un altro Paese che pensa, comunque la pensi. Grazie perch\u00e8 siete stati la conferma che c\u2019\u00e8 bisogno e desiderio di un altro tipo di informazione, fatta sul campo, del racconto diretto non per sentito dire.
\n<\/span>Grazie perch\u00e8, in un percorso spesso solitario come il mio, la vostra vicinanza \u00e8 stata impagabile.<\/span><\/p>\n