{"id":9142,"date":"2019-08-24T16:34:35","date_gmt":"2019-08-24T14:34:35","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=9142"},"modified":"2019-08-24T16:34:35","modified_gmt":"2019-08-24T14:34:35","slug":"il-governo-che-verra-e-la-liberta-dinformazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2019\/08\/24\/il-governo-che-verra-e-la-liberta-dinformazione\/","title":{"rendered":"Il Governo che verr\u00e0 e la libert\u00e0 d\u2019informazione"},"content":{"rendered":"
Qualche sera fa, il direttore di Tolo Tv \u2013 la principale tv d\u2019Afghanistan \u2013 ha condotto una lunga intervista con il presidente Ghani, senza esclusione di colpi e di domande. Nonostante sia il Paese al mondo dov\u2019\u00e8 pi\u00f9 rischioso essere un giornalista, l\u2019Afghanistan \u00e8 al 121mo posto nella classifica mondiale della libert\u00e0 di stampa, il primo Paese di quell\u2019area, persino meglio piazzato della pacifica democrazia indiana.
\nCosa c\u2019entra tutto questo con l\u2019Italia? C\u2019entra se guardiamo a quella stessa classifica \u2013 il Press Freedom Index \u2013 dove l\u2019Italia galleggia intorno alla 40ma posizione tra Taiwan e il Botswana. Minima la consolazione per il miglioramento della nostra posizione, rispetto al 73mo gradino del 2015: i problemi restano tutti e si sono persino aggravati.<\/p>\n
Se anche uno solo sarebbe uno di troppo, i cronisti minacciati e sotto scorta restano tanti da Federica Angeli a Paolo Borrometi, passando per Paolo Berizzi. Ma non c\u2019\u00e8 solo l\u2019ipoteca della criminalit\u00e0 organizzata sull\u2019informazione italiana, c\u2019\u00e8 anche quella \u2013 diversa, ovviamente \u2013 della politica.<\/p>\n
Berlusconi per un ventennio ha fatto pesare il conflitto d\u2019interessi sul sistema radio-televisivo, limitando la capacit\u00e0 di competere e di crescere della Rai; poi \u00e8 arrivata la riforma Renzi che ha cambiato la governance della Rai trasformandola da azienda (purtroppo lottizzata ma pubblica) in azienda di Stato; l\u2019ultimo esecutivo verr\u00e0 ricordato per gli attacchi sguaiati ai giornalisti di alcuni 5stelle e per la condotta del ministro dell\u2019Interno che ha minacciato pi\u00f9 volte di togliere la scorta a Saviano (cosa ben diversa dal criticarne le posizioni), ha visto la sua di scorta fermare e intimidire Valerio Lo Muzio videomaker di Repubblica, si \u00e8 dimostrato in pi\u00f9 occasioni allergico alle domande.
\nIn questi giorni si parla di nuovo governo, si fanno scenari, si contano numeri, si ipotizzano poltrone. Al solito poco si sente parlare di programmi.<\/p>\n
Da cittadino, da giornalista e da dipendente del servizio pubblico quello che vorrei dal prossimo governo \u2013 chiunque lo componga \u2013 \u00e8 una vera e programmata azione per far scalare all\u2019Italia la classifica della libert\u00e0 d\u2019Informazione; per far cessare le minacce mafiose contro i giornalisti; per sottrarre la Rai al controllo del governo e per liberarla dalla politica; per restituire all\u2019etica pubblica e al sentire comune l\u2019idea che se i giornalisti hanno il dovere di domandare, i politici e le istituzioni hanno il dovere di rispondere.<\/p>\n