{"id":860,"date":"2010-05-17T21:45:04","date_gmt":"2010-05-17T19:45:04","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=860"},"modified":"2010-05-17T21:45:04","modified_gmt":"2010-05-17T19:45:04","slug":"bala-morghab-la-korengal-italiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2010\/05\/17\/bala-morghab-la-korengal-italiana\/","title":{"rendered":"Bala Morghab, la Korengal italiana"},"content":{"rendered":"
<\/strong><\/p>\n <\/strong><\/p>\n <\/strong><\/p>\n <\/strong><\/p>\n No attenzione, leggete bene il titolo<\/strong>…non sto paragonando Bala Morghab per intensit\u00e0 dei combattimenti o per numero di caduti\u00a0alla valle di Korengal, la valle della morte (da poco abbandonata dagli americani nella provincia di Kunar <\/a>). Del resto il\u00a0sergente Massimiliano Ramad\u00f9 e il\u00a0caporal maggiore Luigi Pascazio, <\/em>uccisi oggi da un’IED mentre si avvicinavano in convoglio alla Fob Columbus, sono le prime vittime imputabili direttamente a quella valle. Sin’ora Bala Morghab aveva visto solo\u00a0feriti e tanti militari italiani miracolati (salvati da una mano invisibile o da un paio di millimetri di kevlar dell’elmetto), purtroppo oggi non \u00e8 andata cos\u00ec.<\/p>\n Sono altre le affinit\u00e0 tra Bala Morghab e Korengal,<\/strong> affinit\u00e0 logistiche potremmo forse chiamarle. Bala Morghab non \u00e8 un’area densamente popolata, proprio come la “maledetta valle” e quindi poco ha a che fare con la nuova strategia McChrystal (pi\u00f9 uomini per garantire sicurezza alla popolazione, non per controllare l’estensione del territorio); come Korengal\u00a0ha una posizione remota dove persino portare una bottiglia d’acqua \u00e8 un gran problema (l’estate scorsa la nostra aeronautica ha ricominciato gli aviolanci di materiali, sospesi dai tempi del Kurdistan). Un posto isolato dove fare arrivare una colonna di blindati per l’ordinario cambio di compagnia (alternanza inclusa tra spagnoli e italiani) o un convoglio di camion per ricostruire un ponte \u00e8 un’operazione complessa che impegna centinaia di uomini, esponendoli al rischio di attacchi. Soprattutto Bala Morghab come Korengal \u00e8 un posto dove bisogna in qualche modo volerci andare, non \u00e8 tipo Delaram uno di quegli “incroci” dove non puoi fare a meno di passarci. E’ vero che sulle mappe c’\u00e8 una striscia che arriva da Qal-e-Now (sede del Prt spagnolo, i cui uomini fanno fatica a muoversi al di l\u00e0 della periferia cittadina) fino a lass\u00f9, ma quella “striscia nera” nonostante abbia lo stesso nome (“ring road”) con l’autostrada numero uno ha poco a che fare visto che in realt\u00e0 \u00e8 poco pi\u00f9 di un budello – attraversarla incolumi d’estate \u00e8 un’impresa ma passarci con la pioggia o la neve \u00e8 un record da raccontare ai nipoti.<\/p>\n Ma allora che ci stiamo a fare lass\u00f9?<\/strong> La risposta come al solito in Afghanistan non \u00e8 semplice n\u00e8 univoca, cercatela voi tra questa serie di fatti che provo ad elencare. Bala Morghab \u00e8 un’enclave pasthun in territorio tagiko, negli anni ’90 – anche se in pochi lo ricordano o lo citano – \u00e8 stata la base talebana per lanciare l’attacco su Mazar-i-Sharif, la pi\u00f9 grande citt\u00e0 del nord. Altrettanto pochi ricordano una scena svoltasi da queste parti, replicata oggi da stauette di gesso nel museo della jihad di Herat – era il 1979 e dopo la rivolta di Herat, Ismail Khan riun\u00ec lass\u00f9 quelli che sarebbero stati i comandanti della jihad anti-sovietica nell’ovest del Paese. L’ex-cotonificio oggi trasformato nell’avamposto (Fob) Columbus<\/strong> \u00e8 uno degli ultimi segni della presenza sovietica nell’area, ultimi militari stranieri insediatisi nella zona. Dopo il loro ritiro, vent’anni dopo, qui si sono visti (nel post-2001) a volte qualche pattuglia tedesca e pare anche dei norvegesi. Nell’agosto del 2008 arrivarono gli italiani, accolti con quattro giorni di battaglia, io ci sono arrivato ai primi di settembre e le condizioni di vita per i militari dell’Aeromobile mi sono sembrate poco diverse da Korengal, alberi secolari a parte ma le risaie sono perfette lo stesso per sparare nella base. Da allora in poi si \u00e8 andati avanti tra operazioni per “aumentare” la bolla di sicurezza, civili in fuga, tregua con i ribelli (vedi elezioni presidenziali del 2009, la prima tregua elettorale ufficialmente siglata dal governo), capi talebani arrestati, liberati e poi uccisi dai predator senza pilota. Benvenuti a Bala Morghab, la Korengal italiana…se mi passate il paragone.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" No attenzione, leggete bene il titolo…non sto paragonando Bala Morghab per intensit\u00e0 dei combattimenti o per numero di caduti\u00a0alla valle di Korengal, la valle della morte (da poco abbandonata dagli americani nella provincia di Kunar ). Del resto il\u00a0sergente Massimiliano Ramad\u00f9 e il\u00a0caporal maggiore Luigi Pascazio, uccisi oggi da un’IED mentre si avvicinavano in convoglio […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[110,144,253,254,310,316,402,485,657,849,907,988,1087,1109,1143,1239,1244,1288,1547,1559,1754,1839,1860],"yoast_head":"\n<\/a>
\nIn questa fertile piana di oppio non se ne produce tantissimo in valore assoluto ma buona parte dei cinquemila ettari della provincia coltivati a papavero sono concentrati nel distretto di Bala Morghab, produzione cresciuta dell’822% dal 2008 al 2009 (segno di quanto precari e controversi siano gli effetti della presenza occidentale sull’industria della droga). Del resto se voi foste un contadino con il confine a due passi, forse non ci pensereste due volte a buttarvi nel business…un business che aggiunge ai talebani la forza (e i soldi) dei trafficanti. Da Bala Morghab si arriva diritto diritto in Turkmenistan ma soprattutto a Gormach, passaggio chiave nella mobilit\u00e0 tra est ed ovest nell’Afghanistan del nord.<\/p>\n<\/a>