{"id":8239,"date":"2018-03-13T14:42:42","date_gmt":"2018-03-13T12:42:42","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=8239"},"modified":"2018-03-13T14:42:42","modified_gmt":"2018-03-13T12:42:42","slug":"la-pace-e-impossibile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2018\/03\/13\/la-pace-e-impossibile\/","title":{"rendered":"La pace \u00e8 (im)possibile?"},"content":{"rendered":"
L’avvio di trattative senza pre-condizioni, l’apertura di un ufficio politico a Kabul (quello in Qatar ma \u00e8 ormai un “relitto” di precedenti tentativi d’accordo), l’emissione di passaporti, il rilascio di prigionieri.
\nL’offerta del presidente Ghan\u00ec, arrivata nei giorni scorsi durante la conferenza di Kabul, \u00e8 stata tanto inattesa quanto non rifiutabile, se (“piccolo” dettaglio) non fosse rivolta ai talebani.
\nGli studenti coranici (anche se ormai l’et\u00e0 degli scolari non ce l’hanno pi\u00f9) non riconoscono il governo di Kabul, che considerano un burattino degli americani, quindi vogliono parlare direttamente con Washington. L’avevano detto chiaramente nella lettera al popolo americano diffusa a met\u00e0 febbraio poco prima della conferenza di Kabul.<\/a>
\nInoltre i talebani sono in una posizione relativamente comoda (per essere una fazione in guerra): hanno basi sicure in Pakistan e controllano aree del Paese in cui organizzano il potere e amministrano la vita quotidiana – mentre l’ISIS \u00e8 sotto attacco di americani e truppe afghane – inoltre sembrano ormai abituati a combattere senza dare segni di cedimento. Del resto l’odio e il desiderio di vendetta sono l’equivalente della fusione fredda, in guerra si autoalimentano con un minimo dispendio di energia.
\nIl governo afghano si \u00e8 sentito forte della scelta agostana di Trump di continuare il conflitto, nulla \u00e8 cambiato in termini di rapporto tra governo e cittadini (che \u00e8 il vero anello mancante, l’unico che potrebbe garantire la vittoria dell’inquilino dell’ARG, il palazzo presidenziale).
\nLa soluzione armata si \u00e8 dimostrata chiaramente impossibile, la guerra (almeno il capitolo occidentale del conflitto afghano) va avanti a pi\u00f9 di 16 anni ed \u00e8 allo stallo. L’anno scorso nel Paese sono morti circa 10mila civili, due terzi dei quali in attentati anti-governativi.
\nLa mossa di Trump di rafforzare la missione americana nel Paese (con un massiccio aumento dei bombardamenti da 1337 del 2016 a\u00a04,361 del 2017, e l’aumento delle truppe da 11 a 14mila) ha avuto come effetto l’intensificarsi degli attacchi a Kabul, che \u00e8 diventata teatro tattico della risposta terrorista.
\nE’ l’abc delle quelle asimmetriche: se non puoi rispondere direttamente a chi ha una schiacciante superiorit\u00e0 militare colpisci nel mucchio, con il terrore e con un tutto sommato “economico” kamikaze (circa 2000 dollari da pagare alla famiglia del martire, convinto o costretto che sia). Economico ovviamente per i talebani non per i civili afghani, fatti a pezzi, in una striscia di sangue senza fine.
\nL’unica convenienza della pace per i talebani potrebbe essere quella di sottrarsi ad un sanguinoso conflitto con l’ISIS che pare militarmente superiore in zone come Nangharar e di fare pulizia di alleati scomodi come i guerriglieri uiguri e tagiki che si sono insediati nel nord-est del Paese.<\/p>\n