{"id":8148,"date":"2017-11-07T20:35:29","date_gmt":"2017-11-07T18:35:29","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=8148"},"modified":"2017-11-07T20:35:29","modified_gmt":"2017-11-07T18:35:29","slug":"attacco-a-shamshad","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2017\/11\/07\/attacco-a-shamshad\/","title":{"rendered":"Attacco a Shamshad"},"content":{"rendered":"
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Passando davanti allo stadio “olimpico” di Kabul, mi \u00e8 sempre piaciuta Shamshad, l’unica tv al mondo al cui esterno sono esposti elicotteri e aerei, residuati bellici della guerra ai sovietici. Passando davanti allo stadio “olimpico” di Kabul, mi \u00e8 sempre piaciuta Shamshad, l’unica tv al mondo al cui esterno sono esposti elicotteri e aerei, residuati bellici della guerra ai sovietici. Shamashad \u00e8 una tv molto popolare nelle aree pasthun, in particolare nelle aree dell’est al confine del Pakistan. Una tv che da fastidio e che […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":8147,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[110,211,214,974,1005,1069,1288,1719,1983],"yoast_head":"\n
\nShamashad \u00e8 una tv molto popolare nelle aree pasthun, in particolare nelle aree dell’est al confine del Pakistan. Una tv che da fastidio e che oggi \u00e8 stata colpita con la tecnica dell’attacco multiplo: un commando che si fa largo con un’esplosione e poi si barrica all’interno per fare vittime fino all’ultima cartuccia. La firma \u00e8 quella dell’ISIS ma francamente poco importa perch\u00e8 le vittime sono sempre le stesse, vittime innocenti. Che sia l’ISIS, i Talebani, il clan Haqqani a colpire ormai resta incontrovertibile il dato che Kabul \u00e8 il luogo pi\u00f9 vulnerabile (e di conseguenza pericoloso) dell’Afghanistan.
\n“Questo \u00e8 un attacco alla libert\u00e0 di stampa ma non possono fermarci” ha detto Abid Ehsas, direttore di Shamshad Tv che \u00e8 tornata in onda dopo poche ore dall’attacco, la foto diffusa su twitter (da\u00a0Habib Khan Totakhil<\/strong>\u200f<\/a>)<\/span>\u00a0di uno dei conduttori con la mano fasciata in onda a parlare dell’attentato dice molto sulla forza del popolo afghano, prigioniero di una guerra quarantennale.
\nIl fallimento della “ricostruzione” pagata dai noi contribuenti occidentali e la “missione incompiuta”, una guerra pi\u00f9 lunga del secondo conflitto mondiale, si solo lasciati dietro poche cose buone: una di queste \u00e8 un sistema dell’informazione, forte, libero, vibrante dove centinaia di colleghi ogni giorno ridono in faccia alla morte per fare il loro lavoro.
\nLe vittime di oggi a Shamshad (che gi\u00e0 in passato aveva perso un suo giornalista, ucciso nella zona del passo Kyber) non sono le prime n\u00e8 saranno le ultime per l’informazione afgana.
\nSono vittime dimenticate esattamente come dimenticato \u00e8 il conflitto in corso, l’oblio sulla “lunga guerra” ha tante cause, di certo impedisce di riflettere sugli errori dell’intervento militare costato all’occidente cifre astronomiche e sui rischi, in genere, di interventi in situazioni complesse e spesso, ai nostri occhi, oscure e indecifrabili. Eppure nel campionato delle notizie, con i tornei di serie A e di serie B, il fatto che la crisi afghana resti tra quelle “dimenticate” fa particolarmente rabbia, fosse solo perch\u00e9 dimostra la nostra disattenzione non solo verso i morti degli “altri”, verso il dolore purch\u00e9 lontano, verso i drammi del mondo ma anche verso quegli italiani mandati a combattere e caduti in Afghanistan.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"