{"id":667,"date":"2010-02-22T02:17:08","date_gmt":"2010-02-22T00:17:08","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=667"},"modified":"2010-02-22T02:17:08","modified_gmt":"2010-02-22T00:17:08","slug":"almeno-unaltra-settimana-di-guerra-a-marja","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2010\/02\/22\/almeno-unaltra-settimana-di-guerra-a-marja\/","title":{"rendered":"Almeno un’altra settimana di guerra a Marja…Ma \u00e8 solo l’inizio"},"content":{"rendered":"
Mine ed IED da disinnescare<\/strong>, cecchini da eliminare, case da perquisire, bunker da far saltare, covi talebani (soprattutto nella parte sud della citt\u00e0) da bonificare…Il tutto a ritmi necessariamente lentissimi per cui a Marja si combatter\u00e0 almeno per un’altra settimana. Lo sostiene il generale Lawrence D. Nicholson, che comanda la 2nd Marine Expeditionary Brigade in questa corrispondenza del Washington Post<\/a>. Sin’ora a morire, secondo fonti militari, sarebbero stati 12 militari Nato (di questi, otto marines), centinaia di guerriglieri e almeno 14 civili ma la “ripresa” della citt\u00e0 \u00e8 ancora lontano e non \u00e8 detto che una volta “ripulita” un’area infestata dai talebani non si apra uno stillicidio in stile iracheno di attacchi urbani su piccola scala (interessante al riguardo questo articolo di RFE<\/a>). Squadre di cecchini dei marines sono state infiltrate dietro le “linee” talebane a Marja<\/a> proprio per agevolare l’ingresso nella parte sud della citt\u00e0 mentre quella nord inizia lentamente a ripopolarsi <\/a>(si sta lavorando per creare una “bolla di sicurezza” via via sempre pi\u00f9 ampia). Mine ed IED da disinnescare, cecchini da eliminare, case da perquisire, bunker da far saltare, covi talebani (soprattutto nella parte sud della citt\u00e0) da bonificare…Il tutto a ritmi necessariamente lentissimi per cui a Marja si combatter\u00e0 almeno per un’altra settimana. Lo sostiene il generale Lawrence D. Nicholson, che comanda la 2nd Marine Expeditionary Brigade in […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[110,278,849,879,1005,1133,1138,1165,1192,1279,1288,1413,1547,1860,1983],"yoast_head":"\n
\nOvviamente quando cesseranno i combattimenti, inizier\u00e0 la vera battaglia…quella per conquistare il supporto della popolazione locale e mostrare loro che conviene stare dalla parte del governo Karzai. E pi\u00f9 passa il tempo, pi\u00f9 i civili rimangono in ostaggio di una battaglia che non li appartiene, pi\u00f9 sar\u00e0 difficile convincerli che ne \u00e8 valsa la pena.<\/p>\n
\nMarja non \u00e8 che l’inizio<\/strong>, questo era chiaro da tempo ma il generale Petraeus (l’uomo dell’Iraq “pacificato”, l’ispiratore di McCrhystal e della strategia aghana di Obama) oggi a “Meet the Press” della Nbc<\/a> ha spiegato come dopo la citt\u00e0 dell’Helmand (dove tra l’altro ipotizza un mese di tempo per renderla completamente sicura) toccher\u00e0 ad altre roccaforti talebane (anche nell’italiana Farah quindi?), in una campagna che durer\u00e0 dai 12 ai 18 mesi (la Bbc ha una buona sintesi dell’intervista<\/a>). Pare certo che il prossimo bersaglio sar\u00e0 Kandahar, la capitale spirituale dei talebani<\/a>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"