{"id":654,"date":"2010-02-16T02:11:02","date_gmt":"2010-02-16T00:11:02","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=654"},"modified":"2010-02-16T02:11:02","modified_gmt":"2010-02-16T00:11:02","slug":"la-non-battaglia-di-marja","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2010\/02\/16\/la-non-battaglia-di-marja\/","title":{"rendered":"La non-battaglia di Marja"},"content":{"rendered":"
La pi\u00f9 grande operazione dai tempi dell’invasione del 2001 mai svolta, sin’ora, in Afghanistan<\/strong>. E’ stata definita cos\u00ec l’operazione “insieme” (mushtarak), iniziata sabato mattina nel sud dell’Hellmand. In realt\u00e0 quella di Marja non \u00e8 una battaglia, nonostante i 15mila uomini coinvolti e le centinaia di mezzi utilizzati, tra elicotteri e blindati. Voglio dire che \u00e8 tutt’altra cosa da una sorta di scontro finale tra talebani e militari occidentali come potrebbe sembrare da certi “titoloni” a cui l’operazione pur si presta. I talebani sono e resteranno un movimento di guerriglia che colpisce e scappa via, un nemico fantasma che sa benissimo quando scomparire per evitare lo scontro frontale con il colosso militare straniero che preferisce invece logorare. A Marja \u00e8 gi\u00e0 chiaro chi ha vinto, gli occidentali. Del resto nel sud del paese non \u00e8 la prima volta che un’operazione del genere riesce, vedi Musa Qala che \u00e8 il vero paragone da fare a questa operazione piuttosto che la Falluja pi\u00f9 volte agitata in questi giorni (la durissima – quella s\u00ec – battaglia combattuta casa per casa dagli americani in Iraq, non senza vittime civili). In pratica non c’\u00e8 alcun dubbio che alla fine di questa lunghissima operazione (dopo vedremo perch\u00e8 lunghissima) gli occidentali avranno il controllo della citt\u00e0, diventata negli ultimi anni una base talebana e raffineria di oppio su scala industriale. Il punto \u00e8 capire se riusciranno o meno a sostituirsi ai talebani nel governo della zona se quel “government ready in the box” che gli occidentali stanno portando con s\u00e8 far\u00e0 toccare con mano agli abitanti dell’area che esiste un governo afghano e che, soprattutto, conviene sostenerlo perch\u00e8 porta con s\u00e8 sicurezza, ricostruzione, assistenza. Insomma il cuore della dottrina del generale McChrystal per battere la guerriglia portando la popolazione civile dalla propria parte. Ed \u00e8 cruciale anche perch\u00e8 intorno a Marja si concentrano i villagi dove vive il grosso della popolazione della provincia. Per ora la popolazione civile<\/strong> ha contato dodici vittime, colpite per sbaglio da due razzi (pare che la famiglia fosse in una casa dalla quale sparavano i talebani), e l’assenza di soccorsi ai feriti denunciata oggi da Emergency<\/a> che nella capitale della provincia gestisce uno dei suoi tre ospedali afghani.<\/p>\n Annunciata da mesi<\/strong> (tra le righe di interviste e corrispondenze dall’area), l’operazione \u00e8 stata addirittura anticipata nelle ultime\u00a0 settimane con il lancio di volantini per spingere la popolazione ad evacuare l’area. Questo ha dato il tempo ai talebani di fuggire e di trasformare i campi e i canali (cruciali per spostarsi nelle zone coltivate dell’Helmand, che \u00e8 in generale provincia desertica) nel pi\u00f9 grande campo minato del paese, che \u00e8 uno dei pi\u00f9 minati al mondo. Questo sta rallentando, in maniera estenuante, l’avanzata dei Marines americani che stanno impiegando anche ore per percorrere poche centinaia di metri ed esponendoli al fuoco di cecchini e ad imboscate, oltre a bloccare i mezzi che gi\u00e0 di per s\u00e8 (compreso il nuovo anti-mine “breacher”) sono messi a dura prova da questo terreno. Un po’ di dettagli sull’operazione (sembra per l’occasione dimenticato il divieto militare di descrivere operazioni in corso) vengono dalle corrispondenze del NY Times che ha un reporter embed<\/a> con la prima avanguardia dei marines, quella arrivata in elicottero alla periferia della citt\u00e0. Il Washington Post<\/a> ha invece un reporter al seguito della seconda onda, quella arrivata via terra. Il quadro lo completa la Bbc<\/a> che ha un inviato al seguito delle truppe britanniche che stanno operando sui fianchi nel distretto di Nad Ali.<\/p>\n Ma, al di l\u00e0 dello scontro sul campo<\/strong>, a Marja la vera battaglia comincer\u00e0 quando le operazioni militari saranno finite e non baster\u00e0 una bandiera afghana issata sulle sedi governative (abbandonate da tempo) a dire che l\u00ec \u00e8 tornato il governo di Karzai.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La pi\u00f9 grande operazione dai tempi dell’invasione del 2001 mai svolta, sin’ora, in Afghanistan. E’ stata definita cos\u00ec l’operazione “insieme” (mushtarak), iniziata sabato mattina nel sud dell’Hellmand. In realt\u00e0 quella di Marja non \u00e8 una battaglia, nonostante i 15mila uomini coinvolti e le centinaia di mezzi utilizzati, tra elicotteri e blindati. Voglio dire che \u00e8 […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[629,878,879,1133,1138,1140,1148,1251,1265,1288,1310,1547,1860],"yoast_head":"\n
\n<\/strong><\/p>\n