l giornale britannico<\/a> scrive:<\/p>\n\u201cRupert believed that the only place to report a war was from the front line<\/strong>, and as our defence correspondent he wanted to be embedded with the US marines at the start of their vital surge into Southern Afghanistan. One of his last acts was to organise a special Christmas newspaper produced solely for the troops packed with messages from loved ones which was flown out by the RAF three weeks ago. He was a fine, fearless, and skilled writer who joined the paper 12 years ago. Affectionately known as Corporal Hamer in the office, he was a gregarious figure , a wonderful friend who was hugely popular with his colleagues”.<\/em><\/p>\nLa morte di Hammer come l’uccisione della Lang<\/strong> al di l\u00e0 della loro drammaticit\u00e0, incancellabile <\/em>per chi fa il loro stesso lavoro e per chi (magari senza rendersene conto di quanto sia complesso produrli) legge, guarda o ascolta i racconti da un paese in guerra, mette in evidenza un dato nuovo sul fronte afghano. Nel sud del paese sembra si stia smentendo un classico assioma: ovvero che la guerra in Afghanistan \u00e8 una guerra stagionale, interrotta da una “climatica” tregua invernale. Un apparente cambiamento che <\/em>sar\u00e0 il caso di tenere sotto controllo nelle prossime settimane. Per ora ci resta l’amarezza di due colleghi morti a cavallo tra dicembre e gennaio, il periodo pi\u00f9 tranquillo (almeno sin’ora) per stare in prima linea, di solito richiesto dalle testate solo per celebrare il natale e il capodanno dei militari all’estero. Non a caso Hammer aveva appena realizzato un numero speciale della sua testata pensato proprio per le feste natalizie del contingente britannico. Chiamatelo pure scherzo del destino, non riporter\u00e0 in vita n\u00e8 Lang n\u00e8 Hamer, n\u00e8 i militari morti assieme a loro. \n<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Quando muoiono dei militari in Afghanistan, ricomincia il dibattito su perch\u00e8 siano stati mandati cos\u00ec lontano da casa e cosa stiano facendo laggi\u00f9. Quando muore un giornalista, la risposta \u00e8 semplice e non richiede un dibattito sulla guerra al terrore: era laggi\u00f9 per raccontare cosa sia davvero la guerra. A tutti, in particolare – in […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[110,111,812,813,907,1014,1182,1288,1416,1656,1811,1860],"yoast_head":"\n
Due morti in dieci giorni, addio alla tregua invernale - Nico Piro<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n