{"id":565,"date":"2009-12-01T17:50:43","date_gmt":"2009-12-01T15:50:43","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/2009\/12\/01\/il-premio-frajese-2009\/"},"modified":"2009-12-01T17:50:43","modified_gmt":"2009-12-01T15:50:43","slug":"il-premio-frajese-2009","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2009\/12\/01\/il-premio-frajese-2009\/","title":{"rendered":"Il Premio Frajese 2009"},"content":{"rendered":"
Scrivere di me stesso non mi mette esattamente a mio agio, ma non riesco a non parlare della bellissima serata di sabato scorso a Siena dove mi \u00e8 stato assegnato il Premio Intitolato a Paolo Frajese, icona del giornalismo televisivo italiano. Bellissima perch\u00e9 sia Tito Stagno che Vincenzo Mollica, entrambi premiati, nei loro interventi ci hanno regalato una lezione di giornalismo; sia perch\u00e8 ho toccato con mano la partecipazione di un’intera citt\u00e0 al dramma del 17 settembre a Kabul (il 186mo \u00e8 di stanza proprio a Siena), per la cui copertura ho appunto ricevuto questo premio.<\/p>\n
Ecco un estratto dalle note di presentazione dei premiati:<\/p>\n
“Nico Piro \u00e8 un giornalista innamorato del suo lavoro. \u00c8 infatti la passione che traspare dai suoi collegamenti da inviato della redazione Esteri del Tg3. Ha uno stile particolare e originale nel raccontare quello che succede. E di solito le notizie che tratta non sono mai liete ma le sue parole denotano sempre una grande sensibilit\u00e0, un’infinita delicatezza e una forma elegante, quasi d’altri tempi. Negli ultimi anni Nico Piro ha dedicato molto del suo impegno da giornalista a un paese martoriato, l’Afghanistan, al quale \u00e8 legato da un grande amore e dove sta vivendo una delle pi\u00f9 importanti esperienze professionali. Abitualmente indossa la kefiah, quel copricapo annodato a forma di sciarpa, e quest’abitudine gli ha causato non poche crtitiche ma anche tanti apprezzamenti. Ma ci\u00f2 che colpisce di pi\u00f9 non \u00e8 affatto l’apparenza ma la partecipazione con cui parla delle sofferenze, dei problemi e delle vicissitudini della gente afghana”.<\/p>\n