{"id":517,"date":"2009-10-28T22:51:24","date_gmt":"2009-10-28T20:51:24","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=517"},"modified":"2009-10-28T22:51:24","modified_gmt":"2009-10-28T20:51:24","slug":"nuova-escalation-a-kabul","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2009\/10\/28\/nuova-escalation-a-kabul\/","title":{"rendered":"Nuova escalation a Kabul"},"content":{"rendered":"
Se con l’attentato<\/strong> del 15 agosto contro l’Isaf, i talebani hanno dimostrato di poter colpire anche sin davanti la porta di casa della missione militare internazionale in Afghanistan, se con quello del 17 settembre, che ha visto morire sei militiari italiani, hanno dimostrato di poter portare un’inedit\u00e0 quantit\u00e0 di esplosivo nello stesso super-sorvegliato quartiere della citt\u00e0; gli attacchi di oggi segnano una nuova escalation<\/a> nell’offensiva talebana sulla capitale, ma questa volta significativa non tanto per la loro capacit\u00e0 militare (ormai appurata) quanto per la natura dei bersagli.<\/p>\n A venir colpiti sono stati due obiettivi “civili”<\/strong> , il messaggio chiaro \u00e8 che non ci sono pi\u00f9 zone franche a Kabul e che (come annunciato dai talebani nel loro proclama anti-elettorale) sono un obiettivo tutti coloro che collaborano alle elezioni, in primis quindi gli occidentali che – per motivi di competenze – hanno un ruolo centrale nel processo. Non esistono pi\u00f9 zone franche se si considera che la guest house (una sorta di bed&breakfast – nella capitale ce ne sono tantissimi) per il personale Onu attaccata oggi \u00e8 in una zona notoriamanete controllata dai signori della guerra, dalla mafia dei nuovi ricchi che dopo il 2001 ha preso quell’area con la forza per poi costruirci sopra case in stile pakistano da affittare a cifre astronomiche. Una zona, il distretto di Sherpur, nella quale non c’erano di fatto mai stati attacchi e che \u00e8 piena di guest house, di case di diplomatici e di uffici di media internazionali.<\/p>\n