{"id":1950,"date":"2012-09-19T13:20:30","date_gmt":"2012-09-19T11:20:30","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=1950"},"modified":"2012-09-19T13:20:30","modified_gmt":"2012-09-19T11:20:30","slug":"green-on-green","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2012\/09\/19\/green-on-green\/","title":{"rendered":"Green on Green"},"content":{"rendered":"
Dopo\u00a0l’ennesimo episodio di “green on blue”<\/strong> ovvero di alleati afghani, non talebani,\u00a0che ammazzano soldati occidentali (in questo fine settimana, quattro americani uccisi da un poliziotto nella provincia di Zabul), la Nato ha preso una decisione drastica e radicale. Queste le statistiche sugli attacchi di poliziotti e militari contro soldati occidentali:<\/strong>– 2007 – 2 attacchi, 2 soldati isaf uccisi La progressione \u00e8 impressionante. Alla macchina di propaganda dei talebani, che alla notizia di ogni attacco del genere parla di un proprio infiltrato, la Nato risponde sempre con una terminologia vaga (per esempio, attacco compiuto da un uomo con la divisa afghana…). In realt\u00e0 secondo fonti Isaf, solo un quarto di questi attacchi \u00e8 legato ad attivit\u00e0 della guerriglia, il restante 75%\u00a0sarebbe frutto di screzi personali e altre questioni e dispute (per esempio la corruzione).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Dopo\u00a0l’ennesimo episodio di “green on blue” ovvero di alleati afghani, non talebani,\u00a0che ammazzano soldati occidentali (in questo fine settimana, quattro americani uccisi da un poliziotto nella provincia di Zabul), la Nato ha preso una decisione drastica e radicale. Per evitare il “green on blue”, i “green” (poliziotti, guardie di frontiera e militari afghani) resteranno da […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nPer evitare il “green on blue”, i “green” (poliziotti, guardie di frontiera e militari afghani) resteranno da soli, senza “blue” (soldati della colazione).\u00a0 In pratica da oggi sono sospese le pattuglie congiunte, verranno effettuate insieme solo operazioni di livello superiore non quelle ordinarie, i quotidiani pattugliamenti.<\/p>\nNonostante le precisazioni in militarese<\/a><\/strong> del comando Isaf (\u00e8 solo un provvedimento provvisorio legato alle tensioni per le proteste sul film blasfemo anti-Maometto), <\/a>c’\u00e8 poco da dire: si tratta di un duro colpo alla strategia Isaf. Al momento la coalizione ha solo un obiettivo: addestrare le forze di sicurezza locali in vista del 2014. Quello di sconfiggere i talebani \u00e8 ormai tramontato. E’ evidente che se si sospendono le pattuglie congiunte la “ragione sociale” della missione stessa viene meno. Del resto poche settimane fa era stato sospeso il reclutamento nella forza di polizia locale (ALP, una milizia locale) per l’altro numero di incidenti di cui i suoi membri <\/a>si erano resi protagonisti ma anche perch\u00e8 essendo un corpo di polizia minore era ben pi\u00f9 facile\u00a0metterlo in “pausa”\u00a0rispetto alle altre forze di sicurezza.<\/p>\n
\n– 2008 – 2 attacchi, 2 caduti
\n– 2009 – 6 attacchi, 10 caduti
\n– 2010 – 6 attacchi, 20 caduti
\n– 2011 – 21 attacchi, 35 caduti
\n– 2012 (a tutt’oggi) – 36 attacchi, 51 caduti<\/p>\n