{"id":1446,"date":"2011-08-24T12:29:57","date_gmt":"2011-08-24T10:29:57","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=1446"},"modified":"2011-08-24T12:29:57","modified_gmt":"2011-08-24T10:29:57","slug":"non-e-finita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2011\/08\/24\/non-e-finita\/","title":{"rendered":"Non \u00e8 finita"},"content":{"rendered":"
Metto insieme un po’ di cose<\/strong> che penso di aver capito su questa guerra libica, seppur a distanza (questo non \u00e8 stato il mio giro); una guerra forse pi\u00f9 sporca delle altre nella sua apparente linearit\u00e0:<\/p>\n 1)<\/strong> Con la (parziale) presa di Tripoli, la guerra non \u00e8 finita anzi \u00e8 probabilmente cominciata per davvero. Non \u00e8 un caso che dalla Russia arrivi oggi un nuovo appello alle trattative. I messaggi di sfida del raiss sono pura propaganda ma sono anche un appello ai suoi, gente che per quarant’anni ha vissuto grazie al regime, sparsi in tutto il Paese. 2)<\/strong> Con l’abbattimento di un’altra statua, qualche anno fa, a Baghdad, la guerra che doveva finire in realt\u00e0 cominci\u00f2 sotto forma di guerriglia (ied, kamikaze, sabotaggi, azioni di terrore), condotta non solo da Al Qaeda ma soprattutto dagli ex-membri del partito Baath (l’equivalente della jamahiria libica, il partito-movimento di Gheddafi)<\/p>\n 3)<\/strong> I berberi e le trib\u00f9 dell’ovest saranno pi\u00f9 brave di quelle dell’est, che per sei mesi hanno fatto un ping-pong bellico sull’autostrada tra Benghazi e Sirte, conquistando posizioni e perdendole il giorno dopo. Intanto le truppe di Gheddafi (dopo mesi di combattimenti e di bombe) hanno perso pezzi e una parte dei fondi del raiss sono finiti. 4)<\/strong> Senza il supporto aereo della Nato i ribelli non avrebbero mai resistito n\u00e8 arrivati dove sono arrivati, questo mi sembra un dato certo e fuor di discussione.<\/p>\n 5)<\/strong> Gli attacchi aerei della Nato hanno protetto i civili? S\u00ec ma mi sembra che l’abbiano fatto in un senso talmente vasto che \u00e8 diventato molto discutibile. Per esempio affondare le barche sulle quali fuggivano gli uomini di Gheddafi dalla raffineria di Zawya qualche giorno fa, serviva a proteggere i civili nel senso che prima o poi quegli uomini armati avrebbero potuto uccidere civili? Oppure \u00e8 stato un modo per aiutare i ribelli a consolidare il bastione di Zawya, indispensabile per prendere Tripoli?<\/p>\n 6 )<\/strong> Perch\u00e8 la guerra ha avuto un’accelerazione cos\u00ec forte ad agosto? La risposta pi\u00f9 semplice sembra essere quella della scadenza della missione Nato. Si sapeva bene che, tra crisi economica dell’Europa e lo stallo nel conflitto, a settembre la missione sarebbe stata messa in discussione, ridotta probabilmente in maniera molto significativa. Dopo l’Afghanistan, era un colpo che la Nato non poteva permettersi di subite, da qui la spinta verso Tripoli di questi giorni.<\/p>\n 7) <\/strong>Un anno fa, giorno pi\u00f9 giorno meno, Gheddafi arrivava a Roma accolto come un sovrano capriccioso e da coccolare, a cui tutto era consentito anche la propaganda islamica all’ombra del cupolone. Una scelta lungimirante…Cose che capitano quando si confondono i rapporti personali con i rapporti tra Stati. La crisi libica ha segnato un duro colpo per la politica estera italiana e pi\u00f9 in generale per il quadro dei rapporti mediterranei del nostro Paese.<\/p>\n 8 )<\/strong> I ribelli sin’ora sono stati uniti solo dall’odio per Gheddafi e dalla paura che potesse ribaltare le sorti del conflitto. L’uccisione del loro capo militare a Benghazi (una storia torbida e ancora poco chiara) \u00e8 stato il segnale pi\u00f9 chiaro delle loro divisioni profonde. Cirenaica contro Tripolitania, berberi contro le altre trib\u00f9, ex-gheddafiani contro coloro che gheddafiani non lo sono stati mai, laici contro integralisti…Speriamo si mettano d’accordo.<\/p>\n 9)<\/strong> La Libia non \u00e8 la Tunisia e nemmeno l’Egitto, \u00e8 un Paese che esiste come entit\u00e0 indipendente dal 1951; da sessant’anni, quaranta dei quali passati sotto il dominio di una dittatura (seppur laica). Certo ci sono i giovani che oggi fanno la differenza, ma dopo quattro decenni di tirannia, la Libia non \u00e8 chiaramente pronta ad affrontare e costruire una democrazia. Sar\u00e0 un cammino difficile<\/p>\n 10)<\/strong> Gheddafi \u00e8 pazzo? O meglio Gheddafi morir\u00e0 con l’Ak47 in mano? Il raiss \u00e8 un personaggio quanto meno bizzarro o forse, come ricordava Igor Man anni fa, \u00e8 un vero beduino, una mentalit\u00e0 difficile da capire dall’esterno di quella cultura. Gheddafi \u00e8 stato capace di accumulare armi di distruzione di massa ma poi fare un passo indietro dopo la caduta di Saddam, ha commissionato l’attacco di Lokerbie ma poi ha fatto “pace” con gli americani anche se poi ha accolto come un eroe in patria l’attentatore rilasciato dal carcere. Insomma mi resta il dubbio che Gheddafi in qualche modo sappia quello che sta facendo e che la sua non sia una resistenza “all’ultima goccia di sangue” come afferma<\/p>\n 11)<\/strong> Gheddafi negli anni ha schiacciato le libere professioni, i sindacati, la libera stampa, persino l’esercito ridotto ad una specie di polizia stradale in grande…del resto Gheddafi da ex-ufficiale golpista sapeva bene quanto un’esercito forte potesse essere pericoloso per il potere. Allo scoppiare della rivoluzione, gli sono rimaste cos\u00ec in mano molte poche carte…tra cui appunto i mercenari e la brigata Kamis. Un bell’esempio di nemesi storica e del fallimento intrinseco di ogni dittatura.<\/p>\n 12)<\/strong> La Libia \u00e8 un paese enorme, con migliaia di chilometri di coste sul Mediterraneo e confini verso aree chiave dell’Africa sub-sahariana. Se il governo transitorio non rimetter\u00e0 in piedi e subito delle forze armate capace di vigilarli si apriranno scenari di caos (e non mi riferisco solo ai poveri cristi che vogliono raggiungere l’Europa) molto preoccupanti.<\/p>\n 13)<\/strong> La Bbc ha battuto tutti nella copertura di questo conflitto, per l’informazione italiana ormai concentrata solo sui fatti di casa nostra \u00e8 stata una caporetto (fatti salvi gli sforzi individuali). Dai tempi dell’Iraq e della copertura realizzata all’epoca, sembrano passati millenni. Questa guerra ha fatto vacillare anche la credibilit\u00e0 di Al Jazeera: troppo forte il coinvolgimento del Qatar sul fronte dei ribelli.<\/p>\n 14)<\/strong> All’inizio del conflitto in Libia, le sepolture al cimitero di Tripoli vennero passate per fosse comuni dalla propaganda ribelle amplificata dalle tv arabe, si parl\u00f2 anche di bombardamenti sui civili dei quali a tutt’oggi non mi sembra siano state trovate prove. In Siria invece, pur nella mancanza di fonti indipendenti, appare chiaro che il massacro di civili ci sia stato per davvero. Non sto dicendo che bisogna bombardare la Siria (figuriamoci) ma che l’occidente liberatosi dal peso libico potrebbe pensarci per davvero, soprattutto se dovesse esserci una Francia di turno a spingere il piede sull’acceleratore. Fermo restando che la Siria non \u00e8 la Libia ma rappresenta un tassello in un mosaico geo-politico molto ma molto pi\u00f9 complesso.<\/p>\n 15)<\/strong> Mi sta venendo un dubbio e aggiungo questo punto al volo, dopo la pubblicazione di questo posto…ma non \u00e8 che Gheddafi si nasconde nei sotterranei del Rixos? Ricordate quando si presento ad una conferenza stampa con una pila in mano e la stampa inglese ne dedusse che veniva fuori da un cunicolo buio? Altrimenti perch\u00e8 i lealisti starebbero difendendo tanto intensamente un albergo dove ci sono solo dei giornalisti occidentali? Se volevano usarli come scudi umani od ostaggi li avrebbero gi\u00e0 prelevati e portati da qualche parte…cos\u00ec di fatto li stanno gi\u00e0 usando come amuleto anti-bombardamento se qualcuno di importante (“high value target”) si nasconde sotto l’hotel…<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Metto insieme un po’ di cose che penso di aver capito su questa guerra libica, seppur a distanza (questo non \u00e8 stato il mio giro); una guerra forse pi\u00f9 sporca delle altre nella sua apparente linearit\u00e0: 1) Con la (parziale) presa di Tripoli, la guerra non \u00e8 finita anzi \u00e8 probabilmente cominciata per davvero. Non […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[318,460,593,736,795,849,1071,1274,1612,1676,1804],"yoast_head":"\n
\nLa caserma di Gheddafi \u00e8 caduta nella mani dei ribelli solo al livello del suolo, nel sottosuolo ci sono ancora lealisti pronti a morire. Nel Rixos, l’albergo dei giornalisti, gli inviati sono praticamente agli arresti, non possono uscire, glielo impediscono i soldati del raiss<\/p>\n
\nMa non mi dite che quest’avanzata lampo su Zawya e Tripoli non sia figlia delle forze speciali straniere. La Nato smentisce di averle dispiegate ma non esclude che l’abbiano fatto i singoli Paesi (Francia? Inghilterra? …). E’ presumibile che abbiano addestrato, organizzato e guidato l’avanzata ribelle oltre a “chiamare” i bombardamenti mirati che non possono essere decisi solo dal cielo (con la ricognizione degli aerei senza pilota) e che per essere coordinati da terra richiedono tecnologie e conoscenze che hanno poche migliaia di persone al mondo.<\/p>\n