{"id":1291,"date":"2011-03-24T23:01:28","date_gmt":"2011-03-24T21:01:28","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=1291"},"modified":"2011-03-24T23:01:28","modified_gmt":"2011-03-24T21:01:28","slug":"e-mo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2011\/03\/24\/e-mo\/","title":{"rendered":"E mo’?"},"content":{"rendered":"
Il dialetto campano \u00e8 un tesoro di espressioni che<\/strong> in due parole riescono a sintetizzare concetti capaci altrimenti di riempire una pagine e mezza;\u00a0quella che uso come titolo di questo post \u00e8 la sintesi per eccellenza di ogni dubbio e perplessit\u00e0 dopo aver compiuto un primo passo. Letteralmente significa “e ora?” ovvero “e ora che succede?…che facciamo?…come ci comportiamo?…”. \u00a0Confesso che \u00e8 l’unica espressione che mi \u00e8 venuta in mente pensando a quanto succede in Libia. Dopo aver perso almeno un paio di settimane in cui i ribelli avevano il “momentum” come dicono gli americani, ovvero l’inerzia della “partita” dalla loro parte, la comunit\u00e0 internazionale – comunque miracolosamente unita – \u00e8 riuscita a ritrovarsi su una mozione Onu solo quando le truppe di Gheddafi avevano ormai ribaltato la situazione militare e al posto di difendersi, stavano andando all’assalto di Benghazi, insomma quando un massacro era pronto per essere servito. Una volta garantita la sicurezza dei cieli<\/strong> per i piloti alleati, una volta garantito (la conferma oggi con l’abbattimento di un jet libico da parte di un caccia francese<\/a>) la supremazia aerea occidentale, se i ribelli non riescono a rovesciare Gheddafi cosa succeder\u00e0? Siamo gi\u00e0 a questo punto visto che ieri, l’aviazione britannica ha certificato che quella libica non esiste pi\u00f9.<\/a> Sono tutte domande, secondo me, senza risposte al momento.<\/strong> La guerra \u00e8 un vaso di pandora, un mostro che \u00e8 sempre difficile da domare; una trottola con la corda che una volta lanciata non sai mai dove arriva. E’ come salire su un treno, tutti sono convinti che seguir\u00e0 i binari ma a met\u00e0 strada si accorgono che c’\u00e8 uno scambio aperto oppure che la motrice ha deragliato. Il dialetto campano \u00e8 un tesoro di espressioni che in due parole riescono a sintetizzare concetti capaci altrimenti di riempire una pagine e mezza;\u00a0quella che uso come titolo di questo post \u00e8 la sintesi per eccellenza di ogni dubbio e perplessit\u00e0 dopo aver compiuto un primo passo. Letteralmente significa “e ora?” ovvero “e ora che […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nI bombardamenti – cominciati senza un comando unico, tra la voglia francese di mettersi in mostra e quella americana di fare in fretta – hanno ormai raggiunto il loro obiettivo. L’equivoco servito a Russia, Cina, Germania e altri per nascondersi dietro l’astensione (ovvero quella della no-fly zone come una sorta di mera operazione di pattugliamento dei cieli, da vigili urbani dell’aria) si \u00e8 subito sciolto quando sono cominciati gli attacchi – pi\u00f9 che prevedibili, anzi scontati – per annientare la contraerea, la flotta aerea a terra e pi\u00f9 in generale la capacit\u00e0 militare libica.<\/p>\n
\nE ora? \u00a0La colazione (ormai a guida Nato) si esporr\u00e0 talmente tanto da continuare a bombardare colonne militari gheddafiane – come nel primo giorno – a prescindere dal mandato della protezione di civili? Ovvero bombarderemo l’esercito con la bandiera verde quando semplicemente si muove sulle strade o solo quando sta per compiere un massacro come sta accadendo a Misurata? Insomma, la coalizione prover\u00e0 a far vincere i ribelli con tutte le conseguenze politiche del caso presso le masse del mondo arabo?
\nI ribelli sono divisi politicamente e male organizzati militarmente (vedi qui, per esempio<\/a>) e pare improbabile che possano consolidare la loro avanzata fino a ed oltre Misurata, almeno in tempi brevi. Al momento appare impossibile che possano arrivare fino a Tripoli spingendo la ribellione in loco a rovesciare Gheddafi. Tra l’altro nel complesso mondo delle trib\u00f9 libiche non \u00e8 chiaro cosa stia accadendo in termini di alleanze, un dato non secondario.
\nA quel punto cosa succeder\u00e0? Avremo un paese diviso in due tra la regione di Tripoli gheddafiana e la Cirenaica in mano ai ribelli, addio alla Libia per come l’abbiamo conosciuta sin’ora?Per dirla col corrispondente della Cnn dal Pentagono, la crisi ha un “murky outcome”, se preferite l’inglese al napoletano.<\/p>\n
\nQuella negoziale potrebbe essere una soluzione ma anche questa pare al momento compromessa, per diversi motivi. In primo luogo per la superiorit\u00e0 militare dei gheddafiani e per la riserva economica “cash” di cui gode il raiss. Diciamo che \u00e8 anche colpa delle scelte italiane. Il nostro Paese che pure – ci piaccia o meno – aveva un rapporto preferenziale con il raiss\u00a0l’ha ormai perso, eppure avrebbe potuto in qualche modo usarlo per trovare una soluzione mediata. L’Italia \u00e8 ormai riuscita a rendersi invisa ai ribelli, che ci considerano amici di Gheddafi, ed a farsi considerare una traditrice dal regime di Tripoli. Un colpo due fallimenti, c’\u00e8 poco da dire. Capita quando si confonde la politica estera di un Paese con il rapporto personale di un politico con un altro.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"