{"id":12741,"date":"2022-12-31T00:26:42","date_gmt":"2022-12-30T23:26:42","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.it\/?p=12741"},"modified":"2022-12-31T00:30:02","modified_gmt":"2022-12-30T23:30:02","slug":"buon-2023","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2022\/12\/31\/buon-2023\/","title":{"rendered":"Buon 2023"},"content":{"rendered":"
Cari Tutti,
\nMi dicono che sulla carta d\u2019identit\u00e0 non ci sar\u00e0 pi\u00f9 scritto genitore ma pap\u00e0 e mamma. Da genitore – cio\u00e8 scusate da pap\u00e0 – resto un po’ freddino. Vorrei entusiasmarmi non per un pezzo di carta (che alla fine poi cosa costa?). Sarei felicissimo se venissero aperti nuovi asili nido (magari aziendali), scuole, reparti di maternit\u00e0 negli ospedali, se si salvasse il nostro ormai stremato sistema sanitario o si mettesse in sicurezza la frana Italia. Non mi riferisco alla nazionale che ha fallito l\u2019obiettivo mondiale, ma al territorio che cede in tutto il Paese, da ultimo Ischia, tragica replica della Sarno di trent\u2019anni fa.<\/p>\n
Il governo in carica, esattamente come quello precedente, sta investendo massicciamente sul riarmo contribuendo al boom di profitti dell’aziende produttrici di missili, bombe, caccia, munizioni, morte. Per carit\u00e0 se hai delle forze armate devi tenerle in efficienza e soprattutto dare dignit\u00e0 a chi ci lavora (avete idea delle condizioni delle caserme italiane?) ma le forze armate sono una branca dello Stato proprio come la sanit\u00e0, i trasporti e cos\u00ec via. E’ chiaro che se investi da un lato perdi dall’altro, perch\u00e8 il bilancio deve andare in pareggio. Insomma la coperta \u00e8 corta.
\nDa cittadino credo che noi italiani abbiamo il diritto di sapere non solo quali armi stiamo mandando in Ucraina (come fanno tutti i Paesi “contributori”) ma soprattutto con quale mandato. Mi spiego: l’Italia ha deciso (con l’Europa) di rinunciare alla sua storica neutralit\u00e0, \u00e8 diventata parte di questo conflitto, fornisce armi e ha deciso di riarmarsi, anche perch\u00e8 sta intanto svuotando i suoi arsenali.
\nBene: possiamo sapere a quale obiettivo \u00e8 vincolato il nostro contributo alla guerra? Siamo pronti a sostenere l’Ucraina fino a quando? A quali condizioni? Il nostro \u00e8 un assegno in bianco? Stiamo aiutando l’Ucraina a raggiungere quale vittoria? Per semplificare, vogliamo che l’Ucraina tornia ai confini del 23 febbraio 2022 oppure a quelli pre-Maidan, 2014? Non \u00e8 solo una questione di giustizia – un altro dei termini in voga di questi tempi per tagliare qualsiasi ragionamento sulla pace che \u00e8 frutto di un incontro, quindi di un compromesso – ma una questione di trasparenza verso l’opinione pubblica.
\nSe legittimamente dovessimo decidere di sostenere l’Ucraina nella riconquista, per esempio, anche della Crimea (obiettivo legittimo, non \u00e8 questo il punto) il governo dovrebbe dichiararlo perch\u00e8 noi cittadini dovremmo di conseguenza prepararci ad anni di conflitto e quindi ad anni di ricadute infelici sull’economia e sul bilancio pubblico, ad anni di massacro poco distante da noi e di profughi. Potremmo di conseguenza avviare un dibattito su quanti ospedali e quanti asili chiuderemo o non apriremo, su quale tributo di sangue, su quale rischio di escalation riteniamo giusto affrontare a fronte dell’obiettivo da raggiungere e quindi delle armi da comprare?
\nSarebbe il caso.<\/p>\n
Avete notato come in ogni settore della nostra vita si voglia imporre il modello dell’aziendalizzazione (costi-benefici) tranne che nella guerra? Un ospedale chiude se costa troppo magari perch\u00e8 \u00e8 in mezzo alle montagne e serve piccole comunit\u00e0 mentre la guerra – un pozzo senza fondo di vite e soldi – pu\u00f2 andare avanti fino alla vittoria? E’ il marketing della guerra, quello che vediamo in azione “a tutta forza” dall’inverno scorso.
\nIn questo mondo di ragionamenti al rovescio, di teste mandate all’ammasso e di una sempre pi\u00f9 forte separazione tra media\/opinionisti\/politici (=guerra) e gente comune\/opinione pubblica\/popolo (=pace), possiamo augurarci un 2023 in cui chi comanda ascolti un po’ di pi\u00f9 le persone che dovrebbe servire? Un 2023 in cui torni il diritto a parlare di pace senza essere coperti di insulti? Un 2023 in cui finisca il quotidiano concorso di bellezza per decidere chi \u00e8 pi\u00f9 bellicista dell’altro? Un 2023 in cui il PUB torni ad essere solo un luogo per una birra e non l’acronimo del Pensiero Unico Bellicista? Possiamo augurarci un 2023 in cui innocenti smettano di morire in giro per il mondo per colpa della guerra? Un 2023 in cui le donne afghane smettano di essere trattare come macchine da uomo e le ragazze iraniane possano andare in giro vestite come pare a loro? Un 2023 in cui si pensi un po’ pi\u00f9 a costruire e meno a distruggere? Un 2023 in cui non si debbano per forza criminalizzare i poveri? Un 2023 in cui si smetta di dare soldi a dittature come quella saudita e turca? Un 2023 in cui si lavori per la pace tra Russia e Ucraina?
\nIo credo che non solo possiamo ma dobbiamo augurarcelo, perch\u00e8 se lo facciamo tutti insieme pu\u00f2 accadere.<\/p>\n
Mi auguro che il 2023 vi porti questo e sia un anno di salute e di prosperit\u00e0, a casa e in famiglia. Con molti di voi ci siamo visti in giro per l’Italia durante le presentazione dei miei libri. Io non posso che ringraziarvi perch\u00e8 solo con il vostro affetto e supporto \u00e8 stato possibile per me affrontare un anno sfidante e impegnativo, purtroppo pieno di odio che mi \u00e8 stato riversato addosso; un anno con tante soddisfazioni (certo avrei preferito fossero venute da libri di cucina non sulla guerra!) la pi\u00f9 grande della quali \u00e8 stata proprio quello di aver scoperto un popolo, consolidato un rapporto con un popolo, parlato con un popolo che \u00e8 vivo, forte, convinto ma viene ignorato completamente dalla politica.
\nDi questo vi ringrazio e chiaramente mi auguro che i nostri incontri e il nostro legame possano rinnovarsi anche nel prossimo anno, magari in condizioni diverse con pi\u00f9 libert\u00e0 di parlare di pace e con meno guerre nel mondo.<\/p>\n
Buon 2023
\nNico<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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