{"id":1250,"date":"2011-03-02T21:11:56","date_gmt":"2011-03-02T19:11:56","guid":{"rendered":"https:\/\/nicopiro.wordpress.com\/2011\/03\/02\/mediterraneo\/"},"modified":"2011-03-02T21:11:56","modified_gmt":"2011-03-02T19:11:56","slug":"mediterraneo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2011\/03\/02\/mediterraneo\/","title":{"rendered":"Mediterraneo"},"content":{"rendered":"
Ieri sera il portiere di un albergo ci ha detto che, nella notte, sarebbe partito un barcone per Lampedusa, il mare era finalmente calmo. Stamattina ce l’ha detto anche l’uomo dell’autonoleggio; a Zarzis sapere dei barconi \u00e8 come chiedere informazioni su un autobus.<\/p>\n
So molto poco della Tunisia, \u00e8 la prima volta che ci vengo ma quello che vedo mi stupisce. Comincio a capire perch\u00e8 sia cominciato proprio qui l’effetto domino delle rivoluzioni mediorientali, del 1989 di questa sponda del Mediterraneo.<\/p>\n
I tunisini stanno dando un incredibile prova di solidariet\u00e0: portano pane, acqua, datteri ai profughi di Ras Jedir. Arrivano con le loro auto imbandierate, aprono le loro scuole per dare un tetto a questa marea umana di povera gente. Si \u00e8 mobilitato anche l’esercito tunisino, la mezzaluna rossa, la protezione civile; come se questo Paese non avesse gi\u00e0 i suoi problemi, si \u00e8 fatto carico anche di quelli degli altri, di quelli che avrebbe potuto tranquillamente respingere, lasciare a marcire di sudore e sete dietro il cancello bl\u00f9 della frontiera libica.<\/p>\n
Mentre le organizzazioni umanitarie internazionali come l’Unhrc arrancano, i governi stranieri che dovrebbero occuparsi dei loro concittadini latitano, i tunisini stanno facendo una grande figura. Si sentono orgogliosi di aiutare gli altri, per loro \u00e8 patriottismo. E poi lo fanno sorridendo: sar\u00e0 l’aria della rivoluzione.<\/p>\n
Ieri, con Gianfranco, abbiamo incontrato un ufficiale dell’esercito che – senza prosopopea – dirigeva i lavori per montare una tendopoli. Gli abbiamo chiesto come mai fossero cos\u00ec contenti di aiutare degli stranieri (egiziani, tailandesi, bangladeshi…), nemmeno tutti arabi o mussulmani. Ci ha sorriso e ci ha detto: “Perch\u00e8 questo \u00e8 il Mediterraneo. Tutti i popoli che lo abitano sono fratelli. Noi aiutiamo la gente che fugge dalla Libia, come voi aiutate chi arriva a Lampedusa”. Il pensiero veloce \u00e8 andato agli italici respingimenti in mare, e a quali discorsi avremmo forse sentito se tutto ci\u00f2 fosse successo oggi In Italia. A quel punto, mi sono un po’ vergognato e ho abbassato la testa. <\/p>\n
Al confine la situazione sta migliorando, almeno al posto di frontiera dove non c’\u00e8 pi\u00f9 la marea umana di ieri ma una lunghissima e ordinata fila; qualcuno la interpreta come un tentativo libico, a monte, di bloccare l’esodo. Altre voci parlano di 40mila profughi in arrivo. Passato il posto di frontiera \u00e8 tutto un enorme accampamento, tra rifiuti, fagotti e cambiavalute clandestini. Oggi la rabbia dei profughi egiziani \u00e8 sfociata in un corteo spontaneo: duri gli slogan contro il governo del Cairo (che ha letteralmente abbandonato i suoi cittadini in questa crisi) mentre qualcuno baciava la bandiera della Tunisia.<\/p>\n
Un tunisino ci ha fermato quando ha capito che eravamo italiani e ci ha detto di aver ospitato 50 egiziani in casa sua, di aver dato via tutto il cibo che aveva in dispenza. C’\u00e8 da crederci, lo stanno facendo in tantissimi. Come c’\u00e8 da ascoltare quello che ci ha detto subito dopo: “Per 5mila tunisini arrivati a Lampedusa, l’Europa ha dato all’Italia milioni di euro. Qui abbiamo 70mila egiziani e nessuno ci aiuta. Perch\u00e9? Dov’\u00e8 la comunit\u00e0 internazionale?!” <\/p>\n
E’ arrivata sera e abbiamo salutato l’accampamento degli ultimi della Terra. Le nostre orme impresse nella sabbia rossa di questo deserto che si inoltra verso le saline azzurre, fino a confondersi con il mare: il mar Mediterraneo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Ieri sera il portiere di un albergo ci ha detto che, nella notte, sarebbe partito un barcone per Lampedusa, il mare era finalmente calmo. Stamattina ce l’ha detto anche l’uomo dell’autonoleggio; a Zarzis sapere dei barconi \u00e8 come chiedere informazioni su un autobus. So molto poco della Tunisia, \u00e8 la prima volta che ci vengo […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[21],"tags":[],"yoast_head":"\n