<\/a><\/p>\nDall’altro, l’ISKP si conferma capace di colpire con attacchi ad alto impatto mediatico. \u00c8 un mostro ferito ma\u00a0non \u00e8 morto. Nei prossimi mesi la crisi economica e il collasso delle finanze pubbliche potrebbe creare le condizioni per passaggio di truppe talebane nelle fila ISKP e cos\u00ec una nuova guerra scoppierebbe. A pagare al solito i civili. Tra l’altro non dimentichiamo che dalla\u00a0caduta di Kabul la fine della guerra (o solo pausa?) ha appiattito la curva dei morti innocenti, gonfia per pi\u00f9 di 20 anni.<\/p>\n
Ieri si era diffusa la voce di truppe cinesi a Bagram, l’enorme base militare a nord di Kabul, prima sovietica poi americana. Notizia smentita dal governo che ha spiegato che ad accendere le luci della base erano stati proprio i talebani. Comunque sia se i talebani dovessero vincere la resistenza di Paesi con i quali hanno da tempo legami ma che sembrano ora molto freddi (Iran e\u00a0Russia in primis, pi\u00f9 aperturista la Cina) sar\u00e0 proprio BAF la base per ricevere cargo di aiuti. Base per forze cinesi? Difficile almeno in via palese sarebbe una provocazione troppo forte per gli Usa quasi come i movimenti militari vicino Taiwan.\u00a0Vedremo.<\/p>\n
Cultural Ministry Says No Chinese Troops at Bagram | TOLOnews<\/a><\/p>\nA member of the cultural commission of the ministry of information and culture says that there are \u201cno foreign troops\u201d currently in Afghanistan.<\/a><\/p>\nCircola questo video da una\u00a0manifestazione parigina della #NRF<\/a> in cui un oratore ipotizza una sorta di alleanza con l’ISKP (Daesh) in ottica anti-taleb.<\/p>\n