{"id":1041,"date":"2010-10-17T20:36:08","date_gmt":"2010-10-17T18:36:08","guid":{"rendered":"http:\/\/nicopiro.wordpress.com\/?p=1041"},"modified":"2010-10-17T20:36:08","modified_gmt":"2010-10-17T18:36:08","slug":"il-ritorno-di-alberto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/nicopiro.it\/2010\/10\/17\/il-ritorno-di-alberto\/","title":{"rendered":"Il ritorno di Alberto"},"content":{"rendered":"
<\/strong><\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Forse sono un caso unico,<\/strong> ma se mi dite “Alberto Cairo” la prima cosa che mi viene in mente non sono le centinaia di migliaia di protesi e le cure fisioterapiche per un numero incalcolabile di afghani amputati per via di mine ed esplosioni di ogni sorta, che quest’uomo speciale ha realizzato e contribuito a realizzare. Per me, sovvertendo l’ordine logico delle cose, Alberto Cairo \u00e8 in primo luogo un grande narratore delle vicende afghane non solo il responsabile dei centri ortopedici della Croce Rossa Internazionale in Afghanistan. Il suo “Storie da Kabul”<\/a> \u00e8 la lettura che consiglio a tutti quelli che vogliono iniziare ad avvicinarsi al pianeta afghano, un libro non di storia ma di storie (cosiddette) minori, storie della gente afghana.<\/p>\n<\/a><\/strong><\/strong>